Orfeo a Ceva


"Duomo di Ceva", Lorenzo Barberis 2010

Ieri sera ho presentato di nuovo la mia conferenza sull'Orfeo all'interno di "Versi e Visioni", questa volta a Ceva. La serata, organizzata da Laura Staffaroni per la neuropsichiatria dell'ospedale di Mondovì, era incentrata sulla messa in scena poesie di Campana, Merini e vari poeti locali che affrontavano il tema della sofferenza psichica, accompagnati dalle foto di Bruno Cappellino, un ottimo fotografo monregalese di cui avevo avuto un tempo modo di presentare varie mostre. La parte di spettacolo era stata magistralmente messa in scena dagli attori dell'Astrolabio e dai musicisti di Contrafacto; dato che tra i poeti coinvolti c'era anche il mio amico Alessandro Dattola, questi aveva pensato di coinvolgermi per una premessa letteraria alla serata. Dati i miei interessi, diciamo, ermetici, ho pensato di incentrare la presentazione sulla figura di Orfeo, sicuramente incontro di Poesia e Follia per eccellenza, ma anche archetipo del poeta iniziatico. Le ricerche in vista delle due serate - quella di Mondovì, tenutasi ad aprile, e questa ultima di Ceva - mi ha permesso di approfondire il rapporto tra queste due dimensioni, il poeta-mago e il poeta-folle, indagando fino a che punto ed in che modo le due venivano a coincidere. Un percorso che riproporrò su queste pagine in futuro... per ora, vi lascio con la mia foto del Duomo di Ceva, a fianco del quale si trova la biblioteca dove si è tenuta la presentazione.