The Attack Of The Snake Monsters


Lorenzo Barberis (Bastia 2011)

Dietro suggerimento di un amico, pubblico quale seconda immagine della nostra visita a San Fiorenzo di Bastia Mondovì un'immagine di un ciclo diverso da quello dell'Inferno, ma dedicato a un ciclo votivo in cui si descrive una misteriosa invasione di giganteschi serpenti in grado di attaccare l'uomo, che avrebbe vessato il luogo fino all'intervento del santo, giustificando la fondazione della cappella. San Fiorenzo difatti, santo cavaliere iscritto d'ufficio alla Legione Tebea, una sorta di Justice League paleocristiana, si distingueva per la lotta contro demoni serpentiformi un po' come tutte le variazioni del tema di San Giorgio. 

L'immagine è l'unica che rappresenta una scena tratta - ipoteticamente - dalla realtà dei luoghi (i castelli e le torri che si elevano come isolati menhir su colline deserte rappresentano le principali città della zona), in una scena splatter che, con qualche aggiustamento, sarebbe perfetta sulla locandina di un horror underground anni '80 (l'aria di quello che se la svigna, ad esempio, dovrebbe essere più terrorizzato, meno alla chetichella, anche se ovviamente è molto più figo così). Notare il fine dettaglio dei demoni dell'ultramondo che massacrano i cristiani lasciando tranquillo un gregge di cinghiali che pascola poco più in la (molto diffusi ancora oggi intorno a Bastia, a quanto mi dicono), a dimostrazione della natura sovrannaturale della piaga.

Non starò qui a ribadire le ipotesi ufologiche su eventuali "uomini-drago" da cui altri avrebbero già ricavato documentari sulla Road to Hell; sottolineo solo come serpentiforme era anche il Lucifero assiso al centro del terrificante inferno sanfiorenziano, di cui ho parlato nel precedente post.