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"Suore Ninja" di Davide La Rosa (sceneggiatura) e Vanessa Cardinali (disegni)

Ho parlato spesso qui sul blog dei fumetti esoterici sceneggiati da Giuseppe Di Bernardo da quando mi è capitato di scoprirlo con "The Secret".

Di Bernardo, tuttavia, non è solo sceneggiatore (e disegnatore, su Diabolik, col segno nitido e potente di quella tradizione), ma anche supervisore per la Star Comics. E in questa veste ha promosso un fumetto decisamente interessante, parlando del quale chiudiamo le celebrazioni per il nuovo Papa qui sul blog.

"Suore Ninja - Zombie Gay in Vaticano", di Davide La Rosa (sceneggiatura) e  Vanessa Cardinali (disegni) è, come lascia intendere già il titolo, un fumetto satirico che rispolvera la gloriosa tradizione della vignettistica anticlericale ottocentesca nostrana, una delle radici del cartoon moderno in Italia.



Vignetta ottocentesca (probabilmente post-1870) che inneggia alla soppressione degli ordini religiosi e dello stato pontificio. Si è poi vista come è andata a finire.


Le suore ninja del titolo sono un triadico ordine segreto, sorto nel 1494, per difendere il Vaticano da ogni possibile attacco sovrannaturale. In questo particolare frangente, devono occuparsi appunto di un attacco di gai non-morti che attacca il nuovo Papa nel giorno della sua proclamazione.

Il fumetto è gradevole, la scrittura brillante riesce ad esercitare un sarcasmo caustico ma contemporaneamente leggero e scanzonato, sorretti da un disegno che sembra perfetto per esprimere questa levità comunicativa (del resto l'intesa tra i due autori è affiatata, essendo questo un restyling di una loro precedente, più breve produzione). 


In fondo, però, già Matrix coniugava Gesuiti ed Arti Marziali.

Tuttavia la cosa più curiosa, sotto il profilo "ermetico" che è caro a questo blog, è l'incredibile coincidenza che si è riuscita a stabilire tra l'uscita del fumetto, che parla dell'elezione di un nuovo pontefice, e la recente elezione papale di cui forse avrete sentito parlare (nello specifico, ho trovato la mia copia in edicola proprio ieri, il giorno stesso dell'incoronazione, anche se l'uscita ufficiale è di qualche giorno prima).

Certo, le dimissioni di Ratzinger erano in parte prevedibili, come aveva osservato il Cardinal Romeo (e, tra le righe, anche l'autorevole Padre Pizzarro, da 2.15 in poi). Ma una precisione così millimetrica è perlomeno sospetta. 


Anche il trono di Costantino Vitagliano non ha molto di invidiare a quello papale.


Molti dettagli subliminali confermano un certo gusto di "velata rivelazione": c'è una ricorrente gag su un futuribile "papa messicano" (citata anche nei disegni), il nuovo Papa a salire al trono, Costantino Vitaliano, è il primo del nome, come Francesco, anche se si ispira a due oscuri papi tra 600 e 700 DC invece che al famosissimo santo medioevale. Il tratto grafico che lo identifica sono i baffi invece che gli occhiali del vero Papa: un Papa coi baffi, appunto.

Non sappiamo se CV I provenga anche lui dall'ordine gesuita, ma la disinvoltura pragmatica e comunicativa con cui si districa tra sottotetti romani e ponti di Londra vari ed eventuali è comunque sulla scia del glorioso ordine. Un personaggio fantastico, forse persino più intrigante, per ora, delle suorine cui in parte ruba la scena, anche per le connessioni ermetiche che il fumetto ha solleticato, e che personalmente spero di rivedere in futuro. 

Comunque, di certo tutte queste apparenti profezie sono solo una bizzarra e divertente coincidenza, per quanto un po' inquietante. Anche se, a dire il vero, per chi apprezza l'onomanzia tipica della sfera esoterica, il fatto che gli autori del fumetto siano La Rosa e Cardinali pare quasi una provocazione.