Andrea Roccioletti, Fumetti d'arte - 3


Terza parte dell'intervista con Andrea Roccioletti, terzo "fumetto d'arte.




E con questo fumetto aperto sulle "prospettive future" (non a caso, Roccioletti usa il contesto della fantascienza) si chiude la nostra riflessione comune sul "fumetto d'arte" così come Roccioletti l'ha utilizzato. Una modalità, come già si è detto, tra l'ovvio rimando alla Pop Art e a certi esperimenti fumettistici dei Cannibali, ma che rimanda anche, sull'aspetto più "futuristico", a quanto viene fatto online attualmente.

Il fumetto è forse ormai più "vitale" (almeno a livello quantitativo, ma non solo) nei deteournement "dal basso" della memetica e nella viralità che questa consente, e che anche i nuovi autori di fumetti di successo online cercano spesso di reduplicare (e riportare "al cartaceo", con risultati qui minori).

Il mondo dell'arte contemporanea tradizionalmente inteso invece sembra meno interessato a questo tipo di operazioni, tende a prevalere il rimando della Pop Art tradizionale, che estrae il fumetto dal suo contesto e lo trasforma in singolo quadro, giocando solo su quel tipo di detournement. Anzi, direi che oggi è il cartoon ad essere de-tournato, non la tavola dei Simpson ma la figura di Homer Simpson, per dire.

L'operazione di Roccioletti è invece più vicina al al fumetto classico, per paradosso, per la scelta di una lunghezza media, non la storia a fumetti lunga ma comunque una sorta di "tavola autoconclusiva aperta", mentre online prevale nettamente la vignetta singola, la coppia di vignette (la memetica online non distingue molto, di nuovo, tra immagine disegnata e fotografica, spesso fuse insieme).

L'opera di Roccioletti quindi pare seguire una linea autonoma in questo esperimento, bypassando l'attualismo della rete (non solo nei contenuti, ma anche nelle forme). Una riflessione autonoma sul fumetto, l'arte e le tecnologie digitali. Vedremo quali frutti potrà portare.