Kimeramendax - Nigredo


LORENZO BARBERIS

Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi
e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e
sulla fronte; e che  nessuno potesse comprare o
vendere senza avere tale marchio, cioè il
nome della bestia o il numero del
suo nome" (Ap 13, 16-17)

Kimeramendax è il primo fumetto prodotto dal collettivo Kuro Jam, una jam session fumettistica di cinque componenti che ha iniziato a lavorare nel 2015. Sceneggiata da Gianluca Pernafelli (il soggetto nasce da tutti e cinque i membri del collettivo) e disegnata (in questi primi due numeri) da Mattia De Iulis e Stefano Garau, quest'opera prima del team si configura subito nel solco del cyberpunk.

La Chimera Mendace del titolo è l'animale mitologico ingannevole per eccellenza, che ancora vale in italiano come sinonimo di illusione. Per gli autori, nella presentazione del fumetto, "la falsa chimera a cui fanno riferimento gli sviluppatori è l’idea che libertà coincida con felicità", presupposto per una tecno-dittatura.

Ma anche il titolo dell'albo, Nigredo, l'opera al Nero, la fase distruttiva dell'alchimia, e l'orecchino in forma di zolfo alchemico della ragazza nella bella copertina di David Messina ci rimandano a un ambito ermetico.

La tecnologia come magia nera è del resto il pilastro del cyberpunk, a partire dall'opera fondante del genere, il Neuromancer (1984) di William Gibson, il "negromante neurale" che è il nuovo (anti)eroe di questa epopea; e queste sono le atmosfere evocate appunto dall'albo.


Infatti, come ci informa l'infobox di apertura, siamo alle soglie del release KX (K-imeramenda-X), di cui Giulia d'Ottavi disegna la futuribile pubblicità (che ritorna anche all'interno del secondo episodio).


La cover interna di Enrico Carnevali cita invece gli "Apocalittici e Integrati" di Eco, che in effetti potrebbe essere già da solo un buon titolo per un cyberpunk italiano.

Questo primo capitolo, disegnato da Mattia De Iulis, ci introduce subito nella crisi di questo mondo digitale, con una scena brutale di cui riferiscono con preoccupazione le Infinity News. Anche nella virtualità futuribile, non ci si può sottrarre ai tg democristiani nell'animo e al talk show con cardinali (Bertone, col nome deformato...) e soubrettine (peggio: fashion blogger, con la maglietta pixellata del fungo di Super Mario).


Lo stile delle tavole di De Iulis è coerente con quello delle illustrazioni "di cornice" dell'albo, un segno iperrealistico, di una precisione nitida e alienante, perfetta per lo scenario rievocato. Il montaggio è nervoso, sincopato, con immagini grandi e frequentissime splash pages, e un assemblaggio delle vignette estremamente libero, "all'americana".

In tutto il testo raffinati e frequenti i rimandi all'immaginario totalitario: l'iper-marionetta citata sopra è l'estetica del teatro futurista, per dire, divenuta (con qualche scostamento) l'estetica ufficiale del fascismo. Il sistema di microchip rimandano a Philip Dick ("Le tre stigmate di Palmer Endritch") ma anche, più chiaramente, all'Apocalisse, al marchio della bestia sul palmo della mano e in fronte (leggi: nel cervello).

La trama avanza secondo i consolidati principi del noir futuribile tipici del cyberpunk, e l'indagine ci conduce nella seconda parte ("La carne, il metallo, l'anima") sulle tracce dei ribelli, per i disegni di Stefano Garau (la cover interna di Carnevale qui cita visualmente il videogame motociclistico di Tron, che ruota in questo caso sul piatto di un disco).



L'impostazione di tavola rimane molto dinamica, sulla scia di modelli americani, anche nel secondo disegnatore dell'albo, Stefano Garau, che ci conduce rapidamente verso il finale dell'albo; due brevi "sample_X.wav" ci introducono al prossimo capitolo della serie, che vedranno i disegni di Giulia d'Ottavi ed Enrico Carnevale.

Nel complesso, dunque, un bel classico del cyberpunk, che sta avendo negli ultimi tempi una certa risorgenza sotterranea. Forse proprio perché le sue profezie anni '80 si stanno verificando avvicinandoci sempre più alla mitologica singolarità tecnologica in grado di precipitarci in quel futuro. Mentre l'asindeto tende all'infinito sull'asse delle Y della crescita tecnologica, gustiamoci questi ultimi sogni del futuro. Sperando di non risvegliarci nell'incubo.

(Gli autori consigliano di accompagnare l'albo a un vinile di musica elettronica del 1991 - anno, non a caso, conclusivo del cyberpunk storico. Io suggerirei direttamente Neuromancer - 1993, di Billy Idol).

KIMERAMENDAX #1 - NIGREDO
58 pp. a colori
Sceneggiatura: Gianluca Pernafelli
Disegni: Mattia De Iulis, Stefano Garau
Colori: Mattia De Iulis
Copertina: David Messina
Prezzo: 12€