Un eroe, una battaglia 3 - Il sole di Austerlitz





LORENZO BARBERIS



Terzo capitolo per la nuova serie bellica dell'Editoriale Cosmo, "Un eroe, una battaglia". Dopo l'esordio con Caporetto in uno scenario novecentesco, e il salto all'età romana col secondo numero e l'assedio di Alesia, questo terzo numero si dedica a Napoleone e la sua più radiosa vittoria, quella di Austerlitz.







Come ben riassume il bel frontespizio dell'albo, alla sceneggiatura ritroviamo il curatore della serie, Giulio A. Gualtieri, affiancato da Romolo Pesolillo, mentre i disegni sono di Matteo Bellisario, il lettering di Maria Letizia Mirabella. Una scazzottata iniziale delinea la figura del giovane, guascone protagonista, poi come al solito l'introduzione del quadro generale tramite una mappa che ritornerà, aggiornata, nel corso dell'albo.



Anche in questa celebre battaglia "dei Tre imperatori" (Austria, Russia e Francia) ritorna la struttura che ormai si è delineata per questa serie: l'alternanza tra il quadro storico generale, mantenendo così la caratteristica anche "divulgativa", in parte, del fumetto bellico, accanto al focus su un eroe, un uomo comune coinvolto nella battaglia, che va a costituire un controcanto moderno al rischio della retorica bellica sempre insito nei fumetti (e, in genere, nei testi narrativi) bellici tradizionali.









Qui il contrasto è ancora più evidente dal tema, quello dell'epica napoleonica, che fu lo stesso "Corso fatale" a costruire con un sapiente uso dell'immagine ancor prima che della storiografia. La stessa bella cover dell'albo di Elia Bonetti appare debitrice di questo gusto ancora oleografico, e sembra quasi richiamare - nello spirito, senza citazioni precise - il gusto di certe immagini napoleoniche di David o altri pittori del suo seguito, sia pure già un po' deprivate di enfasi.



Due belle splash pages all'interno dell'albo mettono invece a confronto l'idealizzazione della pittura con la verità del campo, che emerge, per paradosso, più da testimonianze letterarie del periodo che dall'immagine visiva (d'impatto più immediato). Fabrizio del Dongo a Waterloo ne La Certosa di Parma di Stendhal, o ancor più il Napoleone di Tolstoj, narrato proprio ad Austerlitz nella sua ambigua grandezza.



Dopo il completamento della parte introduttiva, che coglie ancora qualche tavola per descrivere lo spirito rivoluzionario dei soldati pur stanchi, la parte centrale è dedicata alla battaglia. Lo stile di Bellisario, asciutto e nervoso, con rapidi contrasti di bianchi e di neri, funziona bene nel rendere la concitazione dello scontro, che assume un disegno solo nella mente del generale, mentre il giovane protagonista viene sballottato in opposti massacri in una girandola di continua e frenetica azione (dato il cognome, andrebbe usato per un futuro episodio per il quasi omonimo generale Belisario, l'ultimo difensore di Roma, che ispirò ad Asimov la sua versione futuribile, Bel Riose).



Anche il montaggio di tavola è abbastanza vario, nei limiti consentiti dal formato pocket che consente una minore variazione data la piccola dimensione. La soluzione prevalente è un alternarsi di splash page e di tavole a due vignette in orizzontale, intervallate ogni tanto da qualche tavola a taglio verticale.













Il fumetto in questione è in bianco e nero: su internet, però, erano circolate delle colorazioni molto suggestive di alcune vignette e, in effetti, è un fumetto che si vedrebbe bene a colori, rivaleggiando magari nella scelta dei toni emotivi con le sapienti costruzioni simboliche dei dipinti ottocenteschi.



Efficace anche lo scioglimento, sempre nella cifra anti-retorica che Gualtieri ha scelto per questa serie, e che qui sviluppa in prima persona in tandem con Pesolillo. Ma (esattamente come negli altri casi) senza nemmeno cadere nella pura decostruzione del mito per rovesciarlo: piuttosto un nuovo romanzo storico dialogico, che punta ad aprire domande e curiosità al lettore più che determinare posizioni nette.



Insomma:

Fu vera gloria?
Ai posteri l'ardua sentenza.




"Un eroe una battaglia" torna invece al numero 4, con La neve di Stalingrado: sceneggiatura di Davide La Rosa, disegni di Valerio Befani.

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Credits
Un eroe, una battaglia 3 - Il sole di Austerlitz



A cura di Giulio A.Gualtieri

Soggetto e Sceneggiatura: Giulio A.Gualtieri e Romolo Pesolillo

Disegni: Babbyan (Matteo Bellisario)

Copertina: Elia Bonetti

Lettering: Maria Letizia Mirabella

Ufficio Stampa: Maria Rosaria Giampaglia.