(Nel) Bolide!





LORENZO BARBERIS


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Amianto Comics è una bella realtà fumettistica di autoproduzione e microeditoria sorta nel 2016 all'interno di un panorama italiano, per fortuna, sempre più ricco di fermenti indipendenti. I fondatori, AlMaFé (Alessandro Benassi, Matteo Polloni, Federico Galeotti)  animano una rivista, scaricabile gratuitamente (come altri comics) dal loro sito, dove è possibile rendersi conto maggiormente delle dimensioni e della serietà del progetto globale:

http://www.amiantocomics.com/.





Questo nuovo progetto "Bolide!", di cui ho avuto il piacere di ammirare l'anteprima, è indubbiamente particolarmente interessante. L'idea di fondo di Amianto Comics (nome che rimanda di per sé a una deformazione mutante, underground, del fumetto come "toxic entertainment") è infatti da sempre di rileggere in una chiave a suo modo "corrosiva" i topoi classici del medium; ma qui il lavoro va a colpire al cuore del fumetto andando a intervenire sul discorso del formato.









Contattando alcuni dei migliori autori del panorama italiano di oggi (in particolare, in riferimento a quel fenomeno inevitabilmente dai confini sfumati, ma innegabile, che è il Neopop fumettistico italiano di questi anni '10), Bolide! va a rileggere sette strisce di avventura classica, una per genere, per 30 pagine in formato striscia 21X10.



Le scelte appaiono tutte ben calcolate.

Spugna va a operare su un grande classico come Terry e i pirati (oggetto, ai tempi, di stringenti analisi da parte di Umberto Eco); Nova rielabora Modesty Blaise (alfa e omega, potremmo dire, di un certo percorso del femminismo a fumetti). Taddei e Angelini si occuperanno del noir, tutto sommato coerente con quell'hard boiled spaziale (molto sui generis) che è Malloy, e i fondatori Almafe', con Federico Fabbri, rielaborano il fondatore di tutto il genere avventuroso a fumetti: Tarzan. Completano il quadro Vincenzo Filosa che si occupa del West, Tuono Pettinato per la fantascienza e Francesco Guarnaccia per il cappa e spada.









La cosa più interessante, appunto, è il ritorno a questa forma seminale del medium a fumetti. In Italia infatti, come arcinoto, nel fumetto popolare si è imposto il formato quaderno o, da noi, "formato Bonelli", creato dall'omonima editrice a partire dalla fine degli anni '50, e nato raccogliendo, appunto, dei precedenti albi pubblicati in formato a striscia, quello che viene qui riproposto.



Negli anni '60 una sfida poteva essere quella dei tascabili legati al fumetto nero di Diabolik e altri (in questo senso, un tentativo di diverso formato fu quello tentato da "Battaglia" di Recchioni e Leomacs, rilanciato in anni recenti in questo formato, ma poi ritornato al bonellide); ma dagli anni '80 in poi, sulla scorta del successo di Dylan Dog, il bonellide ha dominato sovrano (con l'ovvia eccezione dei formati di importazione, come soprattutto i manga).



Ciò ha implicato una direzione del fumetto italiana che, per certi versi, l'ha avvicinato precocemente al "romanzo a fumetti": definizione usata da Bonelli per i suoi albi da circa cento pagine, dotati di una loro unità interna. Tuttavia, è positivo immaginare altri possibili formati, anche solo in una nicchia più sperimentale come questa proposta da Amianto.









Del resto, a inizio '900 il fumetto nasce come strip comica sui quotidiani americani, e negli anni '30 vi si affiancano strisce avventurose a partire, appunto, dal seminale Tarzan. Ritornare a lavorare su questo formato potrebbe implicare un ritorno a una narrazione più sincopata, più frammentaria, che ha come unità minima la striscia e non più la tavola, come ormai consueto (anche in formati non-bonelliani: il formato francese, quello topolinesco...). Anche in Bonelli vi era stato un esperimento in questo senso su Nathan Never, con Base Lunare Alfa, in un contesto produttivo ovviamente diverso.



Insomma, volendo giocare con gli anagrammi, con questo progetto si passa dall'usuale bo-nel-lide all'ingresso nel-bolide, un asteroide (oggigiorno, nel fumetto italiano, vanno di moda) che ha intenzione di avere il suo impatto nell'immaginario collettivo dell'italico fumetto. E dato che siamo nel crowdfounding, naturalmente, le dimensioni del cratere, naturalmente, dipenderanno anche dalla risposta dei lettori.



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BOLIDE! 

Il primo crowdfunding di Amianto Comics partirà il 6 MAGGIO sulla piattaforma Indiegogo. 





7 classiche strisce d'avventura reinterpretate da alcuni tra i migliori fumettisti di oggi: NOVA, Francesco Guarnaccia, Spugna, Vincenzo Filosa, Marco Taddei/ Simone Angelini , Tuono Pettinato, Federico Fabbri/AlMaFè (Alessandro Benassi, Matteo Polloni, Federico Galeotti)