Appunti di fumetto esoterico: Little Nemo
















Il fumetto è potenzialmente antico. Un tempo, le storie del fumetto avevano meno ritegno a evocare i graffiti magici rupestri e i geroglifici egizi come antesignani; oggi si adotta una maggiore sobrietà. Yellow Kid di Outcault non è, ovviamente, il "primo fumetto", ma certo nel 1895 cambia radicalmente le regole del gioco. Però, se vogliamo in senso moderno un primo fumetto con probabili sottotesti esoterici dobbiamo attendere una decina d'anni e il Little Nemo (1905) di Winsor McCay.


Le sue
avventure proseguirono fino al 1927. Le storie segnano un’evoluzione rispetto
al classico fumetto di “monelli”: Little Nemo infatti compie ogni volta un
viaggio in una terra onirica, richiamato in essa da Princess, la figlia di Re
Morpheus, e ostacolato da un clown inquietante, Flip ("to flip" rimanda a "rovesciare", e i sogni di Nemo sono un rovesciamento della realtà). 





Il nome, “piccolo
nessuno”, risulta vagamente inquietante, e potrebbe essere un riferimento a
Ulisse, “Nessuno” nell’episodio di Polifemo, che nel 1870 era stato ripreso da Verne nel
Capitano Nemo. Little Nemo, oltre ad essere un oniromante, un "viaggiatore del sogno", è anche il primo fumetto ad andare sulla Luna, nel 1910. Naturalmente sempre in un viaggio onirico, come farà, di lì a poco, John Carter di Marte (1912) nei romanzi di Burroughs, sfruttando la "proiezione astrale" cara alla teosofia.










Notiamo anche alcuni simbolismi interessanti: per esempio, qui, il viaggio astrale di Little Nemo è interrotto facendo inciampare il suo letto in una guglia di una chiesa.





L'elemento interessante è che McCay era un dichiarato massone.





Il padre, Robert, era membro della King Solomon's No. 43
Masonic Lodge in Woodstock (Canada). In 1862, Robert si trasferì in USA. Anche il figlio Winsor divenne qui massone, e nel 1915 celebrò il funerale massonico del padre sia nel Michigan che nella loggia originaria a Woodstock.





McCay morì nel 1934 e anch'egli ebbe un funerale massonico, dove presenziò Hearst, che nel 1911 era divenuto suo editore.





L’immaginario
onirico di Nemo influenzò potentemente il fumetto dichiaratamente esoterico
degli anni ’80 e '90. Alan Moore, il massimo fumettista esoterico moderno, crea il Palazzo di Sleepy Town, in Miracleman, mentre in Promethea opera un più aperto pastiche. Anche in Sandman di Neil Gaiman appaiono citazioni di Little Nemo.