Albert Pike e i misteri della massoneria
In questi giorni in cui continua la furia iconoclasta connessa al movimento Black Lives Matter e Antifa americani, a cadere è nuovamente una statua esoterica.
Dopo l'attacco alla statua di Re Bruce in Scozia (vedi qui), è la volta di uno dei più autorevoli membri della massoneria "scozzese": Albert Pike.
Dopo l'attacco alla statua di Re Bruce in Scozia (vedi qui), è la volta di uno dei più autorevoli membri della massoneria "scozzese": Albert Pike.
Su Re Bruce riprendo quello che scrivevo su Facebook in occasione del vandalismo:
Deturpata anche la statua di King Robert Bruce di Scozia, a Bannockburn, nel corso delle attuali proteste. Mi dispiace seriamente, perché si tratta del sovrano sotto cui avviene la transizione dei templari (formalmente disciolti nello stesso anno, il 1314) nella massoneria (da cui, il termine "rito scozzese").
Cito dal "Pendolo di Foucault": "Il nucleo segreto, secondo la leggenda, ripara in Scozia presso il re Robert the Bruce e i Templari aiutano il re a vincere la battaglia di Bannock Burn. Come ricompensa il re li costituisce nel nuovo ordine dei Cavalieri di Sant'Andrea di Scozia." Qui sopra, una medaglia massonica che celebra l'evento (per il settecentenario).
(Naturalmente, in quella data, non poteva certo darsi "razzismo" in senso moderno - e così torniamo indietro di altri duecento anni rispetto a Colombo, tra l'altro, che era finora il bersaglio più antico).
Ma torniamo a Pike.
Scrittore, poeta, giornalista (con il suo "Advocate", dal 1832), nel 1837 consegue anche la laurea in legge e inizia ad esercitare la professione.
1850. Pike massone.
Nel 1850, entra in Massoneria, dove fin da subito si distingue per il suo attivismo. In 1851, forma il Grand Chapter of Arkansas e ne diventa Grand High Priest (1853-54). Sempre nel 1853 entra nel Rito Scozzese, quello di sapore iniziatico.
Nel mentre, nella professione si specializza nella difesa dei diritti dei nativi americani, che negli anni '50 porta in causa col governo degli USA fino a ottenere (parziali) risarcimenti.
E' il periodo in cui inizia la transizione dalla tradizione ermetica e "scienze occulte" (l'Occultismo tende ad applicare all'esoterismo l'analisi di tipo scientifico delle "scienze umane", sorte col positivismo), con la figura di Eliphas Levi che nella sua opera (1854-56: vedi oltre) riconfigura le dottrine esoteriche. In modo pratico, il fiorire dell'occultismo si lega molto allo spiritismo USA, in piena fioritura con le sorelle Fox e fenomeni similari, alla metà dell'800: si utilizzano ovvero le nuove tecnologie nei riti esoterici: il linguaggio Morse per comunicare coi defunti, la fotografia per catturarne l'immagine. In questo clima, a livello più alto, si sviluppa l'interesse esoterico di Pike.
1860. Pike gran maestro massonico.
Nel 1859 Pike ascende così a Gran Maestro dell'ordine massonico nei territori del Sud, che stavano preparandosi alla Secessione dal nord. Nonostante la causa primaria di tale conflitto non fosse la schiavitù (http://www.treccani.it/enciclopedia/guerra-civile-americana/ e ancor meglio http://www.treccani.it/enciclopedia/abraham-lincoln/), Pike aveva in effetti posizioni favorevoli allo schiavismo.
La sua connessione coi nativi gli tornò utile durante il suo ruolo nei Confederali, nel portare dalla loro parte alcune tribù: egli infatti ottiene il grado di Generale con giurisdizione sui territori indiani nel 1861. Ma la grave sconfitta che subisce a Pea Ridge (1862) portano al suo allontanamento dalla scena del conflitto, per un ritorno alla professione legale. Terminato il conflitto nel 1865, viene attribuita una connessione di Pike al nascente Ku Klux Klan (che sorge in quell'anno), ma le prove al proposito appaiono scarse.
1870s: Pike teorico esoterico.
Nel 1870 Pike si trasferisce a Washington, in connessione con la sua professione legale e, probabilmente, anche al suo ruolo apicale nella massoneria del Sud.
Inoltre, in questi anni Pike compone " Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry" (1871), opera fondamentale nell'organizzazione dei riti massonici americani, in cui risente (fin dal titolo) dell'influenza dell'opera "Dogma e rituale dell'Alta Magia" (1854-56) di Eliphas Levi (1810-1875). Fu Guenon a evidenziare in modo macroscopico questo debito, nel corso della sua corrispondenza con Evola.
Nel 1947 il successore di Pike alla guida della massoneria, Cowles, sanzionò il carattere di "libro esoterico" in modo ufficiale, vietando ai massoni di divulgarne il contenuto. Il volume nel 1969 sarà sostituito da una revisione moderna dei rituali: ma continua ovviamente a esercitare un grande fascino.
Levi spiegava come i riti massonici derivassero da rituali iniziatici più antichi, e Pike accetta e riprende quest'idea nella sua opera.
In particolare, Levi collega i riti massonici al culto templare del Bafometto, attestato negli atti del processo ai templari del 1307 e, per quanto discusso, non privo di alcuni possibili fondamenti. Pike accetta sostanzialmente questo elemento, pur valutandolo in modo "simbolico": esso è da intendersi come un simbolo della sapienza.
Naturalmente, ciò venne visto dai nemici della massoneria come una prova del suo carattere "luciferino", veneratrice cioè di Lucifero come "portatore di luce", colui che offre all'uomo "il frutto proibito della conoscenza del Bene e del Male". Non senza qualche - simbolica - connessione: sono gli anni in cui Carducci, massimo letterato massone italiano, elabora il suo "Inno a Satana" (1863). L'opera di Pike esce negli anni in cui, con la Breccia di Porta Pia (1870), la massoneria italiana completa il Risorgimento e rovescia (temporaneamente) il potere del Papa-Re.
Pike del resto guardava con interesse alla scena italiana (inevitabilmente): in contatto forse con Mazzini (anche se, ovviamente, sulla loro presunta corrispondenza si è speculato oltremodo) era visto come modello da Righini (che, fondando il "rito simbolico" della massoneria italiana, fondò anche una loggia dal nome "Lucifero", nel senso "iniziatico" che viene attribuito anche a Pike). Righini ritiene che Pike e Mazzini tentassero di creare una "super-massoneria" (il rito palladiano degli antimassoni, probabilmente) che egli spera invece di realizzare. Mazzini comunque scompare nel 1872: il nuovo interlocutore è quindi poi il Lemmi.
Interessante notare che il "luciferianesimo" presunto di Pike si fondava anche su Dante Alighieri, già riletto da Eliphas Levi, che ne esalta l'estetica iniziatica del "rovesciamento". Vedi il passo sopra, oppure qui:.
"Molti saggi sono stati scritti sulla Divina Commedia, eppure nessuno, per quanto ne sappiamo, ha indicato la vera natura del poema. Il lavoro del grande Ghibellino è una dichiarazione di guerra al Papato, con un ardita rivelazione dei misteri. L'epica di Dante è Giovannita e Gnostica, un'audace applicazione, come quella dell'Apocalisse, delle figure e dei numeri della Kabalah (Nota: confermo "Kabalah") ai dogmi cristiani, e una segreta negazione di tutto ciò che è assoluto in quei dogmi. Il suo viaggi attraverso i regni del mondo soprannaturale è compiuto come l'iniziazione ai Misteri di Eleusi e di Tebe. Egli si salva dal baratro dell'Inferno, sulla cui porta era scritta la sentenza della disperazione, invertendo la posizione della testa e dei piedi, cioè accettando l'esatto contrario del dogma cattolico; e quindi ritorna alla luce usando il demonio stesso come una mostruosa scala. Faust ascende in Cielo camminando sulla testa del vinto Mefistofele. L'Inferno è invalicabile solo per quelli che non sanno come tornare indietro. Ci liberiamo da quella prigione con l'audacia. L'Inferno di Dante non è che un Purgatorio negativo. Il suo Cielo è composto di una serie di circoli Kabalistici, divisi da una croce, come il "Pantacle" di Ezechiele. Nel centro di questa croce fiorisce una Rosa, e noi vediamo il simbolo degli adepti Rosa+Croce spiegato per la prima volta e offerto alla considerazione di tutti."
Nel 1872, l'anno seguente la sua grande opera, Pike compone anche Indo-Aryan Deities and Worship as Contained in the Rig-Veda, in cui va a studiare le antiche divinità indo-europee e come esse si diffondano anche in Europa per il tramite dei culti di Mitra. Raccoglie inoltre le sue opere poetiche in Hymns to the Gods and Other Poems (1872) - notare il plurale: inni agli Dei, dunque neo-pagani.
Altri volumi massonici sono Meaning of Masonry, Book of the Words, and The Point Within the Circle.
1880: attacco antimassonico.
Con l'ascesa al soglio pontificio di Leone XIII (1878), la battaglia antimassonica riprese con rinnovato vigore, e apparvero nel 1885 i saggi di Leo Taxil, ex massone volto alla denuncia degli orrori massonici (anche a Taxil dovrei un giorno dedicare una scheda "esoterica"). In questi saggi, come si rinviene facilmente ancor oggi sui siti complottisti, che li hanno rielaborati, Pike aveva un ruolo centrale che esaltava questo luciferianesimo simbolico trasformandolo in un luciferianesimo reale: egli riceveva da Lucifero in persona i segreti iniziatici e li passava poi al gran massone italiano Adriano Lemmi, sfruttando il telefono, invenzione massonica del 33 grado italo-americano Antonio Meucci. Così riporta, con gustoso sarcasmo, Aldo Mola nella sua ciclopica storia della massoneria italiana.
Taxil ritrattò le sue "rivelazioni massoniche" nel 1897, ridicolizzando la chiesa di Leone XIII che - papa infallibile, in teoria - vi aveva creduto e l'aveva addirittura ricevuto nel 1887. Taxil dimostrò in una conferenza pubblica il ridicolo delle sue affermazioni, e in questo modo squalificò di lì in poi ogni possibile accusa di esoterismo verso i massoni (morì poi nel 1907).
Curioso notare - probabilmente è irrelato - che la richiesta di un monumento a Pike si avvia nel 1898, l'anno dopo ogni possibile accusa di occultismo credibile.
1890: morte e celebrazione di Pike.
Pike morì nel 1891, ancora a capo dell'ordine massonico nel Sud degli States.
Nel 1898 due gradi 33 della massoneria scozzese, nel Congresso americano, si impegnarono ad ottenere l'edificazione di una statua in suo onore: si tratta di James D. Richardson, 33°, from Tennessee and Senator Henry M. Teller, 33°, from Colorado
Nel 1901, con l'avvio del nuovo Secolo, gli venne eretta la statua a Washington, l'unica concessa a un Confederato: la statua è edificata dallo scultore italiano Gaetano Trentanove (33 sarebbe stato perfetto, ma anche 39 va bene...) e inaugurata alla presenza dell'alto consesso massonico al completo.
Pike comunque continuò a essere venerato come "Papa della massoneria", ma in USA dopo la morte la venerazione divenne ancora maggiore, descrivendolo come il Platone, o addirittura lo Zoroastro delle Americhe: il fondatore di una nuova religione ermetica (come detto, si affievolì - formalmente - nel secondo dopoguerra). Lo stesso Pike dava un senso apertamente esoterico al suo ruolo di riformatore del corretto spirito massonico, che leggeva in chiave nettamente iniziatica:
"I cannot conceive of anything that could have induced Ashmole, Mainwaring, and other men of their class to unite themselves with a lodge of working Masons, except this - that as the Alchemists, Hermeticists, and Rosicrucians had no association of [their] own in England or Scotland, they joined the Masonic lodges in order to meet one another without being suspected, and I am convinced that it was the men who inherited their doctrine who brought their symbols into Masonry, but kept the Hermetic meanings to themselves. To these men we owe, I believe, the Master's degree. The substitute word means "the Creative Energy from the Father" - the Demiourgos and Hiram, I think, was made the hero, because his name resembled Hermes, "The Master of the Lodge"; the Divine Word (the Egyptian Thoth), the Mercury of the Alchemists." - Albert Pike.
Sul basamento della sua statua, come si vede, vi è la Gran Dea della Massoneria, Atena come Dea Ragione, che regge lo stendardo con l'aquila bicipite imperiale del grado 33 (l'Impero Romano, ovviamente, ma anche - negli studi iniziatici proprio di Pike - l'aquila di Lagash, con un rimando alle basi già babiloniche). Questa figura di Pallade Atena probabilmente si connette alle tesi che vogliono Pike quale gran maestro di un ordine superiore "palladiano" della Massoneria. Naturalmente, i massoni respingono tale connessione, anche se alcuni siti ammettono la presenza di un rimando al "luciferino" in chiave puramente simbolica.
Se questa era la sua statua, il corpo di Pike è invece sepolto nella sede centrale massonica di Washington, dove è presente anche un piccolo museo in suo onore. Fino a quando l'iconoclastia del nostro tempo non lo distruggerà.
Sitografia:
Nota: ho inserito o citato solo fonti "neutre" ufficiali, o massoniche. I siti cospirazionisti sul Pike sono legione (facilmente reperibili, gustosi da leggere, ma poco attendibili).
https://en.wikipedia.org/wiki/Morals_and_Dogma_of_the_Ancient_and_Accepted_Scottish_Rite_of_Freemasonry
https://en.wikipedia.org/wiki/Morals_and_Dogma_of_the_Ancient_and_Accepted_Scottish_Rite_of_Freemasonry