Premio Coco 2020



Come l'anno scorso, sono stato - assieme a Nerdcore, e in mezzo a una vasta platea di esperti di fumetto - nella giuria del Premio Coco, presieduto da Alessandro Di Nocera.

Come al solito, ho fatto una chiacchierata con Alessandro sui premi assegnati quest'anno, di nuovo una bella panoramica sul fumetto italiano.


Magari, se riesco, di alcune di queste opere scriverò qualche riga su Nerdcore.

Questi i premi:

Miglior Sceneggiatore: Simona Mogavino per Le Chevalier d’Eon (Glenat).

Miglior Disegnatore: Angelo Stano per Dylan Dog 400 (Bonelli) e Kentucky River (Bonelli).

Miglior Colorista: Luca Saponti per Zagor Le Origini (Bonelli) e La Voie Du Sabre (Glenat).

Miglior Autore Unico: Manuele Fior per Celestia (Oblomov).

Miglior Libro: Libia di Francesca Mannocchi e Gianluca Costantini (Mondadori Ink).

Miglior Serie/Miniserie o Collana: Il Confine di Mauro Uzzeo, Giovanni Masi, Giuseppe Palumbo, Bruno Cannucciari, Carlo Ambrosini, LRNZ, Emiliano Mammucari (Bonelli).

WOW – Eccellenza Italiana nel Mondo: Mirka Andolfo per Mercy (Panini/Glenat/Image Comics).

Premio Meganerd – Rivelazione dell’anno al serial Samuel Stern

Premio della Giuria al merito artistico: Igort.


Si conferma la scelta di un certo equilibrio tra premi al maschile e al femminile, con premi importanti come quello alla Mogavino o alla Mannocchi.
Inoltre, emerge - per me, è chiaro, giustamente - l'importanza della Bonelli.
Oltre a Stano (mai premiato in una manifestazione fumettistica, con mio stupore: esattamente come Mirka Andolfo), il colorista di Zagor Le Origini, Luca Saponti (che ha lavorato anche su Zardo, recente graphic novel di Sclavi), e Il Confine di Mauro Uzzero e soci come miglior serie.

E anche il premio Meganerd (assegnato dalla redazione di quel portale) è andato a una serie non bonelliana, è ovvio, ma comunque "bonellide", come Samuel Stern, di cui ho molto parlato sul blog.

Naturalmente, si è premiato anche il fumetto d'autore con Manuele Fior e Igort, oggettivamente centrale negli ultimi anni col rilancio di Linus, Oblomov, il film di "5 è il numero perfetto" di quest'anno.