Miti Pop, gli Avengers della Pop Culture

 





Miti pop -lavaggio a freddo è il titolo del libro in uscita il 1 aprile in libreria e negli online store, edito da Edizioni Ultra e curato da Mirco Delle Cese, in cui anch'io ho avuto il piacere di contribuire con un capitolo, a fianco di quelli che sono tra i migliori nomi della cultura pop in Italia oggi.

Il libro,“una grande cavalcata nell’iconografia e nelle memorie della cultura di massa” divisa per decenni, dedica anche un certo spazio al fumetto, integrandolo nel quadro complessivo dell’evoluzione degli archetipi della cultura popolare, anche in base alla differente sensibilità degli autori delle varie sezioni. 




Il concetto che ci ha guidato è quello di identificare un possibile "Pantheon-guida" di figure in grado di superare i confini della loro decade per entrare a far parte dei ristretti Campi Elisi riservati a quelle figure in grado di permanere: nel cinema, nella musica, nella politica e naturalmente nel fumetto. Un'idea, naturalmente, che non è nuova, ma rimanda all'intuizione - fondante negli studi della cultura di massa - di Roland Barthes in "Miti d'oggi" (1957), che qui è stata ripresa e aggiornata nella nostra prospettiva. Qui darò, a titolo d'esempio, ragione del percorso del fumetto - a sommi capi - che è quello che più mi interessa (e più interessa i lettori del blog) ma l'opera ha, credo, il suo punto di forza nel cercare di trattare i vari ambiti in modo coeso.







Ovviamente al fumetto ho dato un ampio spazio nella parte dedicata agli anni ’50, di cui mi sono occupato, a partire dai supereroi, per passare alla Disney e, in ambito
italiano, a Tex Willer. Per quanto si tratti di fenomeni già precedenti, come argomento nel mio saggio, è negli anni '50 che si consolida un certo pantheon dell'immaginario collettivo anche sotto il profilo fumettistico, nella trasmutazione da Golden Age a Silver Age che consolida - tramite una crisi trasformativa - il mito dei Super.

Adriano
Ercolani
(firma di Linus, Fatto Quotidiano, Repubblica, Minima et Moralia,
Fumettologica...) intercetta lo spirito degli anni ’60 soffermandosi in particolare – ma non solo – sui miti
musicali, con una lettura quasi esoterica dei Beatles e della valenza alchemica
dei loro albi più importanti, e accenna meno al fumetto. La figura centrale per questa decade nel nostro lavoro, ovvero Corto Maltese, è però ampiamente esaminato nel capitolo seguente, dato lo sviluppo del suo mitologema negli anni '70. 





Con Corto Maltese nasce un "nuovo eroe" fumettistico, "europeo", complesso, volutamente indecifrabile che segna per molti il vero punto d'inizio dei fasti del moderno "graphic novel" con "Una ballata del mare salato" (1967) e le avventure seguenti.

Emiliano
Ventura
(autore dei volumi I
templari, La via della spada, Giordano Bruno, David Foster Wallace
) e Luciano Morganti  (docente universitario di nuovi media
presso la VUB di Bruxelles) esaminano dunque gli anni ’70 dove viene dato spazio a Corto Maltese: “Poche cose finiscono
negli anni Settanta, ma molte ne iniziano. Corto Maltese è il personaggio di
letteratura disegnata creato negli anni Sessanta dal maestro Hugo Pratt”,
affermano.





Il curatore Mirco Delle Cese (tra i massimi esperti
italiani di cultura pop “eighties”, da lui affrontati in tre volumi importanti
per lo studio del fenomeno, e nel suo Almanacco Pop su Radio Show Italia) affronta
il suo decennio congeniale, gli anni ’80,
a tutto campo: dallo sport alla politica, dalla musica all’arte: e in questa
cornice “Si fa largo anche un nuovo
personaggio dei fumetti, Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo, che sdoganerà
l’horror, raccontando grazie a questo genere molte delle storture umane.”
La complessità poliedrica di Dylan, che tiene campo ancor oggi, sviluppa per molti versi nel seriale - volendo fare un discorso generale - quello spessore proprio del Corto Maltese prattiano.





Tommaso Ariemma (docente di estetica presso l’Accademia
di Belle Arti di Lecce e tra i massimi teorici italiani di una “filosofia pop”
in ambito didattico) affronta la difficile transizione degli anni ’90, il periodo in cui “cadono i
muri” in molti campi, anche quello del fumetto nipponico che ha ormai invaso
l’occidente:  “Persino i manga e gli anime giapponesi sarebbero cambiati, diventati
più complessi, a partire da un anime che si sarebbe trasformato in un vero e
proprio fenomeno di culto: Neon Genesis Evangelion (1995)”.
E in effetti nel pantheon fumetto/animazione dell'Occidente i manga si consolidano in questa fase, così come una parallela percezione del fumetto nipponico nella sua complessità, oltre gli scetticismi verso la "Japan Invasion" negli anni '80 sulle reti televisive.





Dario Marchetti (giornalista, ha lavorato per La
Stampa e Wired, e attualmente opera per RaiNews24) nel periodo dedicato al 2000, evidenzia con precisione
chirurgica tutti gli elementi che hanno caratterizzato l’inizio del nuovo
millennio, soffermandosi anche sul rilievo del Superman di Grant Morrison, lo Spider-Man di Raimi e gli X-Men di Bryan Singer e tutta la new wave supereroica
che rinnova i fasti dell’età dell’oro del fumetto nella sua nuova stagione
filmica
, dopo la crisi prodotta nell’immaginario dal grande spartiacque del
9/11. La decostruzione fumettologica degli '80 e '90 ha il suo vertice, in pratica, nella decostruzione imposta dal reale col suo terribile cambio di paradigma bimillenario, e crea le condizioni per una nuova stagione dei super, che in qualche modo "dialoga" con la sua istituzione a Pantheon negli anni '50.

“Avete presente quando qualche
ateo, per sottolineare l’assenza di Dio, dice qualcosa tipo «Ma se davvero
esiste, ed è così buono, perché ha permesso che tutto questo accadesse? ».
Ecco, noi ci chiedevamo dove fossero Spider-Man e Superman, o meglio, come
avremmo potuto continuare a credere in quelle storie, a credere che qualcuno ci
avrebbe magicamente salvato dal pericolo, se qualcosa del genere poteva
accadere da un momento all’altro?”





Il tutto trova
pieno compimento nei nuovi anni ’10
raccontati da Diego K. Pierini
(autore televisivo di, tra gli altri, Voyager, Gazebo e Propaganda Live) dove - dopo anni di tentativi in direzioni variegate - si consolida il Marvel Cinematic Universe degli Avengers in un pantheon affollato di
icone eterogenee e ormai sempre più sotto il segno dei pervasivi Influencer, da
Instagram a Tik Tok, nuova proteiforme incarnazione del Mito (su questo, ma è una intuizione che i Miti Pop mi hanno suggerito e che dovrei sviluppare ancora, centrale mi appare The Wicked and The Divine, grande affresco dei "nuovi super-dei" appena concluso).

“Per questo, l’ultimo decennio ha visto
affermarsi in modo monolitico una sola grande icona pop, quella degli Avengers
della Marvel (altre, come Star Wars, sono precedenti). Operazione
cinematografica ciclopica, strutturata attorno a una narrazione composita che
si dipana attraverso decine (letteralmente) di pellicole legate da una
continuità interna solidissima.”

I Miti Pop, insomma, sono un percorso dove il fumetto (di cui qui abbiamo cercato di ricostruire, per accenni, il filone) è quindi parte di un flow più vasto e complesso, un affresco a più voci senza pretese di completezza, ma che può fornire una buona base per ragionare in modo integrato sulle evoluzioni della cultura pop in cui tutti siamo immersi. Per me è stato indubbiamente estremamente interessante raffrontarmi sui temi che mi appassionano con i miei compagni di avventura: quasi un team-up degli Avengers italiani del pop, come qualcuno ci ha definiti.

Mi auguro che il volume possa rivelarsi intrigante anche per il lettore che voglia gettare con noi uno sguardo su questi lunghissimo settantennio culturepop: per parte mia, mi auguro di avere magari in futuro altre simili, eccellenti, occasioni di confronto.

 

*

Miti Pop –
Lavaggio a freddo

AA.VV. (a
cura di Mirco Delle Cese)

Edizioni
Ultra, 2021

Brossurato –
17,10 €

























ISBN:  978-8892780514






Rassegna stampa - sitografia.


Testate generaliste e culturali 


Harvard Library



Miti Pop è stato selezionato dalla Harvard Library e presto inserito nel catalogo della prestigiosa università del Massachusetts.

Wikipedia


Miti Pop è stato citato nell'articolo di Wikipedia italiana dedicato ai "White hat" e "Black hat" nel western:

Cappelli bianchi e cappelli neri - Wikipedia

Minima et moralia

https://www.minimaetmoralia.it/wp/estratti/rileggere-gli-anni-60-tra-madmen-e-tarantino/

Skuola.net

https://www.skuola.net/news/fun/miti-pop-lavaggio-a-freddo-nuovo-libro-cultura-pop.html

RTL (radio)

https://play.rtl.it/ospiti/35/miti-pop-lavaggio-a-freddo-edito-da-ultra-ospite-mirco-delle-cese-sabato-17-aprile-2021/

Rock Radio - Gagarin / intervista a tutti gli autori

http://www.radiorock.it/podcast/gagarin-20-07-21

Notizie Today

https://notizie.today/post/rileggere-gli-anni-60-tra-mad-men-e-tarantino-94002.html


NoiRobot

http://www.noirobot.com/2021/04/06/arriva-in-librerie-miti-pop/


Gli anni '80

https://www.glianni80.com/miti-pop-lavaggio-a-freddo/


Margutte

http://www.margutte.com/?p=35227

Google Books

https://books.google.it/books/about/Miti_pop_Lavaggio_a_freddo_Analisi_testi.html

Blog di Tommaso Ariemma

La filosofia pop non si ferma | TOMMASO ARIEMMA / Blog personale (wordpress.com)


Testate fumettistiche e videoludiche


Lo Spazio Bianco

https://www.lospaziobianco.it/miti-pop-alla-scoperta-delle-icone-degli-ultimi-70-anni/

Gli Audaci

https://gliaudaci.blogspot.com/2021/04/miti-pop-alla-scoperta-delle-icone.html

Topgamer

https://topgamer.it/news/miti-pop-lavaggio-a-freddo-un-viaggio-tra-iconografia-e-memorie-della-cultura-di-massa


Fumetti-avventura

https://fumettiavventura.it/2021/04/miti-pop-alla-scoperta-delle-icone-degli-ultimi-70-anni/

Dimensione Fumetto

http://www.dimensionefumetto.it/miti-pop-alla-scoperta-delle-icone-degli-ultimi-70-anni/


Testate locali


Ancona Today

https://www.anconatoday.it/attualita/miti-pop-lavaggio-libro-mirco-delle-cese.html

Cuneo Dice

https://www.cuneodice.it/varie/monregalese/miti-pop-lavaggio-a-freddo-per-una-nuova-bibbia-della-cultura-pop_47487.html

Piazza Grande
(cartaceo, del 20-4-2021)