Dampyr 256 - Operazione Messiah

 



Ultimamente, preso da molteplici impegni di scrittura (che mi fanno molto piacere) ho molto meno tempo di scrivere sul blog, che comunque non ho del tutto abbandonato. Mi ero ripromesso, almeno, di usarlo per segnalare quanto ho scritto altrove: ma dato che lo segnalo sempre sul mio profilo facebook, che è pubblico, mi viene più semplice rimandarvi là, dove sono attivo col profilo "fumettistico":

Lorenzo Barberis | Facebook





Tuttavia cercherò di tenere attivo il blog, almeno per qualche segnalazione veloce di qualche interessante testo o fumetto a sfondo esoterico, che era la sua dimensione originaria. E questa volta c'è anche un'occasione ottima ed abbondante, quella dell'ultimo Dampyr di Luglio 2021, che è dedicato a un tema esoterico per eccellenza, anche abbastanza ricercato.

La copertina di Riboldi, come vediamo, richiama elegantemente i classici Segretissimo (tipica lettura estiva, tra l'altro), anche perché sono coinvolti i servizi segreti infernali che sono un tema ricorrente in Dampyr.




Il titolo, invece, richiama il tema dell'albo: l'Operazione Messiah, ovvero il tentativo, da parte di alcuni cabalisti eclettici, i Baal Shem (da cui forse deriva anche il nome di Balsamo, il conte di Cagliostro, tra i massimi esoteristi occidentali) che vogliono affrettare la venuta del Messiah. Una idea interessante, anche perché fondata su una reale tradizione esoterica, affascinante e delicata da trattare. Boselli ovviamente la affronta da par suo, con una ricostruzione dettagliatissima ed accurata.





L'amico e collega, purtroppo solo virtuale, Paolo Maino, ricostruisce ottimamente i tratti salienti dell'albo su Fumetti-Avventura, bella testata online dedicata all'analisi del fumetto bonelliano popolare (tra le migliori, assieme agli storici "Audaci"):

https://fumettiavventura.it/2021/07/operazione-messiah-dampyr-n-256-luglio-2021/

Vi rimando quindi senz'altro all'articolo qui sopra per ulteriori informazioni, limitandomi ad aggiungere che i disegni di Rosenzweig sono perfetti per l'albo, come già Paolo dice, per il loro gusto dettagliatissimo, minuzioso, inquietante e al contempo trasudante un senso di verosimiglianza che rende più unheimlich tutta la vicenda, al di là dell'eleganza ammirevole del tratto di uno dei migliori autori del fumetto italiano, come si può vedere anche solo dalle poche tavole postate a corredo dell'articolo. Mi affascina sempre, in particolare, la finezza di intarsio, quasi da acquaforte, che possiede ogni tavola, senza che questo sia un gratuito virtuosismo, ma diventi la chiave di una raffinata espressività dei volti, dei corpi, dell'elemento fantastico.

Ma la cosa curiosa è che il disegnatore Maurizio porta lo stesso cognome di Franz Rosenzweig, grande filosofo francofortese di origine ebraica in stretto contatto con Gershom Scholem, il massimo studioso moderno, probabilmente, della tradizione cabalistica. Il fumettista, contattato su internet, ha ammesso tra l'altro una possibile, ancorché lontana, parentela, che arricchisce il gusto "iniziatico" di quest'opera con questa sincronicità dal sapore junghiano.

Per chi volesse approfondire i contatti tra Rosenzweig e Scholem (perlomeno la conoscenza diretta e un comune "clima culturale" francofortese) può trovare un saggio accademico rilevante accessibile qui, con registrazione.




Chiudo con una riflessione un po' ermetica e paradossale: questo fumetto ci mostra bene la forza di questo mito della possibilità di accelerare la venuta del Messia, il supremo atto magico nella concezione ebraico-cabalistica (e, pur con un valore diverso, sarebbe tale anche in ambito cristiano, dove chiaramente si parlerebbe di forzare il ritorno del Messia, che aprirebbe la fine dei tempi).

Ora, è perlomeno curioso che il fumetto fondante del genere supereroico (e tra i più rilevanti del fumetto mondiale), Superman, sia creato da due autori di origine ebraica, Siegel e Shuster, da molti avvicinato alla creazione del Golem (vedi qui, a puro titolo d'esempio). 

Superman nasce infatti anche come contro-operazione culturale nel momento in cui, nel 1938, era all'apice il tentativo mostruoso della Germania nazista di creare un Superuomo contro la cultura ebraica, alle radici dell'Europa (tema che torna anche nel fumetto dampyriano, a suo modo). Superman era un altro tipo di Superuomo, e se il suo ruolo di difensore degli inermi lo rende affine al Golem, la narrazione è più messianica, come colto da molti (tra gli altri Eco ne "Il superuomo di massa").

A suo modo, quindi, forzando un po' la mano, potremmo dire che una "Operazione Messiah" è fondativa della stessa storia dei comics.

Ma, al di là di questi ragionamenti, il fumetto in questione è un pezzo esoterico che personalmente ritengo meriti avere.

Dampyr 256 - Operazione Messiah

Soggetto: Boselli Mauro
Sceneggiatura: Boselli Mauro
Disegni: Rosenzweig Maurizio
Copertina: Riboldi Enea