Il Sentiero - Andrea Tridico


Andrea Tridico (Torino, 1986) è un giovane fumettista, di cui avevo già avuto modo di parlare in occasione di un suo primo fumetto che avevo trovato interessante per come usava toni pop per ragionare in modo anche sottile sul mito di Che Guevara e le sue contraddizioni (proprie di ogni mito pop). Laureato in ingegneria, nel 2013-2016 frequenta la Scuola internazionale di Comics dove si diploma a pieni voti, per esordire poi con Manfont/Shockdom appunto con "MeCha Guevara" (2018)

Questo suo nuovo fumetto come autore completo, "Il sentiero" (2020), va in una direzione diversa, anche in connessione alla casa editrice con cui viene pubblicato, la Round Robin:

 "Round Robin", nata come editrice nel 2005, ha un focus preciso sui temi sociali, anche nella consistente parte di catalogo di graphic novel e graphic journalism (tre di questi fumetti hanno vinto il premio Siani per il giornalismo). Il nome dell'editrice deriva dal marchio piratesco di una volta:

Cercate di far aderire quanti più possibile alla nostra causa e state all’erta per trovarvi pronti. Ciascuno di voi dovrà giurare sul round robin. Il round robin non è altro che una misura precauzionale. Da un lato, tutti quelli che vogliono essere dei nostri dovranno firmare la dichiarazione, così che non potranno tirarsi indietro quando si comincerà a sentire odore di bruciato. Dall’altro, quello stesso foglio ci condurrà dritti alla forca, se finisce nelle mani sbagliate. Ma, dato che sono sempre quelli che hanno firmato per primi ad essere considerati gli istigatori, sul round robin le firme formano un anello, in modo che non si può sapere chi ha iniziato.da: La vera storia del pirata Long John Silver di Björn Larsson (Iperborea) 1998)

"Il sentiero" di Tridico dunque ha come tema principale le persecuzioni contro i valdesi nel corso del '600 piemontese. Come frequentemente accade in questo tipo di fiction storica, la vicenda del passata viene attualizzata con un protagonista del presente che indaga su di essa: un meccanismo che serve a creare un "ponte" tra il lettore e le vicende passate trattate.

Tridico qui adotta un punto di vista particolare: a studiare la storia dei Valdesi è il giovane Enoch, un ragazzo ivoriano che giunge in Italia dal proprio paese di origine cercando scampo dalla povertà della sua terra di origine con un viaggio terribile ma, purtroppo, realistico.

Enoch (nome che rimanda al settimo patriarca biblico, cui si associano numerose visioni profetiche) trova uno sfogo alle sue vicende proprio in un libro che narra di quelle vicende lontane ma, per paradosso, a lui più vicine delle esperienze degli occidentali, sia quelli che lo accolgono che quelli che lo respingono.

Nel diario di David Mondon, che narra delle sue vicende nel 1689, trova l'esperienza di un esule. Rifugiato a Ginevra, David partecipa alla Glorieuse rentrée (il Glorioso Rimpatrio) con cui i Valdesi tornano armi in pugno nelle loro valli originarie per riconquistarle.

Tridico ha modo nell'albo di confermare la sua abilità di narratore completo a fumetti su una storia di ampio respiro. Il disegno è più realistico rispetto alla narrazione precedente, pur mantenendo un segno personale e tendenzialmente "cartoonistico", che si riflette anche in una espressività molto accentuata dei personaggi.

La colorazione - ad opera di Rocco Casulli - ricorre a un effetto sfumato di notevole eleganza visiva, che esprime in modo molto efficace i meravigliosi paesaggi in cui la storia è ambientata: sia quelli alpini, sia quelli africani della  storia passata del ragazzo. Il contrasto tra luoghi di grande bellezza e le vicende terribili di cui sono muti testimoni è un elemento importante dell'opera, come evidenzia il titolo che fa riferimento a un rimando spaziale, "Il sentiero", che li attraversa (il sentiero del ritorno valdese, quello del lungo viaggio di Enoch e la sorella verso l'Europa, il tentato viaggio di Enoch verso la Francia, il percorso esistenziale di Enoch nel suo complesso).




Molto riuscite anche alcune soluzioni di montaggio: l'opera infatti alterna tavole dalla griglia più ordinaria con altre dalla composizione più libera ed espressiva, solitamente di grande impatto e connesse  soprattutto all'espressione dei sentimenti dei personaggi, in relazione a momenti particolarmente drammatici della storia.

Integrano l'opera alcune schede testuali che approfondiscono i temi del fumetto: "Sentieri paralleli", un dialogo tra Davide Rosso e l'autore sul tema della migrazione.

Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro culturale valdese, giornalista e semiologo, firma poi anche un contributo che presenta gli otto secoli di storia valdese, mentre il solo Tridico aggiunge in postfazione un commento alla sua opera in cui si sofferma sulle scelte artistiche operate, sottolineando la libertà espressiva lasciatagli dall'editore e dunque rivendicando le scelte dell'opera come personali e non "da commissione". In particolare, Tridico elenca le fonti storiche consultate, dimostrando un meritorio lavoro di documentazione, evidenziando anche le licenze narrative assunte. 
Questa parte risulta indubbiamente interessante anche pensando all'opera come un possibile spunto per eventuali approfondimenti, anche scolastici.

Per ulteriori approfondimenti sul volume, rimandiamo anche all'intervista all'autore via radio disponibile online.

Il Sentiero di Andrea Tridico | Radio RBE