Un Chien Andalou di Cavaletto per NPE




"Un chien andalou" lo vidi ai tempi lontani della mia università torinese, Storia del Cinema con Bertetto e Rondolino. Allora - anni '90 - non c'era ancora la pervasività di informazioni che c'è adesso, lo vidi in un cinema vicino (che faceva le proiezioni obbligatorie per i corsisti) relativamente impreparato, e fu un incontro davvero impressionante. Poche cose a livello filmico mi hanno colpito allo stesso modo.





Oggi uno dei miei autori preferiti, Andrea Cavaletto, tra i più esoterici fumettisti italiani (qui tutto quello che ho scritto sul suo lavoro, e credo di aver coperto tutto o quasi) affronta quest'opera da autore completo. Un'impresa relativamente rara, perché Cavaletto è - almeno oggi - soprattutto sceneggiatore e scrittore. 





Il risultato, da quel che ho potuto vedere, è notevole: anche perché Cavaletto (che ha una capacità inventiva incredibile quanto si tratta di "tramare" complesse orditure di cospirazioni immaginarie, occultistiche, iniziatiche e allucinanti) ha anche la capacità di capire quando la fedeltà assoluta aggiunge forza a un progetto: e quindi qui l'aderenza all'originale è decisamente puntuale, salvo il lavoro di traslazione dal film al fumetto, dall'immagine fotografica al disegno.


La parte interessante, a parte la ricerca sul segno (su cui credo dicano già abbastanza le meravigliose tavole che qui condivido: a fondo articolo, per gli interessati, c'è un link per l'anteprima) è come Cavaletto utilizzi con consumato mestiere la sua padronanza del linguaggio fumettistico per trasporre lo scorrere del tempo nella pellicola, vuoi frazionando maggiormente un'azione in più fotogrammi, vuoi ricorrendo a vignette più grandi, più lunghe, o a un montaggio della tavola differente. Cavaletto del resto è un autore che - come molti, ma con un suo taglio specifico - usa già abitualmente un ritmo cinematografico nel suo fumetto, aspetto che qui trova ovviamente la sua massima esaltazione.






Non ho molto da aggiungere, se non che indubbiamente il risultato è un libro d'arte di grande pregio che non posso che consigliare agli intenditori cinefili, specie se hanno un penchant per la pellicola in questione (non so come potrebbero non averlo, del resto). Ad ogni buon conto, vi lascio anche il comunicato stampa, che chiarisce meglio tutti gli aspetti:


"Uscito nel 1929, “Un chien andalou” è tra le più
celebri, impressionanti e indecifrabili pellicole mai realizzate. Un
cortometraggio tra sogno, delirio e allucinazione nato dall’incontro tra due
grandi personalità artistiche: quella del regista Luis Buñuel e dell’artista
Salvador Dalì, qui in veste di sceneggiatore, interprete e produttore.
Definirlo surrealista o avanguardista non basterebbe a spiegare il senso di
destabilizzazione che provoca nello spettatore. Scritto e realizzato in appena
due settimane sulla scorta delle suggestioni oniriche del regista e del pittore,
ha regalato al cinema una delle scene più terrificanti di sempre: un uomo,
intrepretato dallo stesso Buñuel, taglia in due con un rasoio l’occhio della
donna con la quale convive. Una sequenza iconica più volte citata da altre
arti, dal cinema stesso alla musica. A firmarne la trasposizione a fumetti è
Andrea Cavaletto,
già sceneggiatore di Dylan Dog e Martin Mystère. A
distanza di anni, l’autore riprende in mano carboncino e solventi per
trasferire sulle pagine ogni singolo fotogramma di questo capolavoro. Ne esce
fuori un affascinante adattamento per cultori e amanti del genere nonché per
chiunque voglia provare una piacevole sensazione di straniamento. In libreria
dal 19 agosto 2021, per i tipi di Edizioni NPE."




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Un chien andalou

Collana: Horror

Numero in Collana: 13

ISBN: 9788836270170 

Autore: Andrea Cavaletto

Formato: 1 volume 21x29,7 cm, cartonato a colori, pg.64

Prezzo: 16,90 euro

Editore: Edizioni NPE

Data di uscita in libreria di varia e fumetteria: 19 agosto 2021

Trama: Un uomo affila un rasoio guardando la luna, poi torna a casa e con esso trancia l’occhio della donna che vive con lui, in una delle scene più raccapriccianti mai viste nel cinema. Una girandola di assurdità, stranezze, deliri onirici: elementi tipici del surrealismo, che rappresentano l’inafferrabilità dell’esistenza. Edizioni NPE ha il piacere di presentare la trasposizione a fumetti, sequenza per sequenza, del capolavoro del cinema surrealista di Luis Buñuel, prodotto e interpretato assieme a Salvador Dalí.

 

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