Samuele Rossi, "Mo.men.tum" (Gonzo Comics 2021)

 



Gonzo Editore è una nuova realtà fumettistica che si muove nei territori dell'underground e che ha iniziato a proporre alcune cose molto interessanti.

Dati i miei interessi per i temi esoterici, dichiarati fin dal sottotitolo del blog, ho trovato particolarmente interessante approfondire "Momentum", anzi, "Mo.men.tum", scandito nelle sue sillabe, che fin dall'aspetto cartografico del prodotto si presenta come sapidamente inquietante. 


Si tratta dell'opera di esordio di Samuele Rossi "Zamu", homo novus del fumetto che però possiede una notevole padronanza del segno e soprattutto del montaggio di tavola.

"Mo.men.tum" è un bel titolo fumettistico, poiché nel suo latino da Libro del Comando segnala sia il "momento", l'istante, catturato dalla magia della vignetta, sia il "momentum" in senso classico, ovvero la spinta iniziale a un rapido flusso di azioni come quello effigiato al suo interno.





Sigilli della Goethia chiudono ermeticamente cover e quarta di copertina, così come le parti interne della stessa, e ciò contribuisce enormemente al giusto mood iniziatico nell'approcciare quest'opera.

Ancor più, un disclaimer nel tamburino avverte di non usare i sigilli presentati nell'opera, perché benché modificati, sono pericolosi: e indubbiamente si percepisce, anche senza comprendere questa oscura materia fino in fondo, un senso di particolare e disturbante verità (magari illusorio?) che promana da questi sigilli che conchiudono l'opera. 

Non sono le classiche immagini archetipe a tutti note, la stella rovesciata, il sigillo di Salomone, la croce rovesciata, né forme di pura invenzione, ma simboli che rimandano ai grimori della tradizione ermetica sia pure, stando all'autore, rimaneggiati.





L'opera, scandita in cinque atti, procede dunque in tavole cupe, ricche di neri, scavate come xilografie basso-medioevali, come si può notare dal collage di esempi qui sopra. 

La storia è sostanzialmente muta, un "liber mutus" intervallato solo dalle onomatopee (che nella resa grafica volutamente ingombrante e nel silenzio del testo risuonano con particolare forza) e dai borborigmi indecifrabili del testo esoterico letto e pronunciato nel corso dell'oscura lotta che attraversa il testo. 







Ci sono poi inserti testuali, in riquadri neri a tutta pagina, che scandiscono lo scorrere dei capitoli così come la progressiva dissoluzione della figura umana del protagonista, e altri sigilli.

In modo quasi metanarrativo, "Momentum" si presenta come un libro nero che parla - anche - di una setta che ruota attorno a un libro altrettanto nigredico, benché diverso, come proprio testo "sacer", sacro e maledetto.

L'autore, sul suo scarno profilo twitter, la definisce "una storia breve, se cosi vogliamo chiamarla, di circa 64 pagine. Rabbia e ossessione, alla ricerca di quell'umanità di cui abbiamo tanto bisogno ma della quale non sappiamo cosa farne". 






E sicuramente è centrale quest'uso del tema esoterico per parlare dell'angoscia esistenziale in senso più ampio, ma c'è forse di più.

Sotto un profilo fumettistico, come avevamo accennato, risulta anche ben strutturato il montaggio delle vignette, in una griglia sempre ortogonale ma molto variata e movimentata, a prevalente sviluppo orizzontale, con i singoli riquadri separati opportunamente non dallo spazio bianco, ma da uno spazio nero (secondo uno stilema in sé comune del fumetto, specie in senso lato orrorifico).

E la cosa apprezzabile di questa piccola Opera è che, salvo la perfetta leggibilità al primo livello letterale di lettura (c'è una lotta, scontri, fughe, etc.) lascia opportunamente un vuoto nero di significato che sta al lettore riempire con le sue inquietudini, le sue paranoie, le sue psicosi. 

Insomma, come ricorda McCloud, nello spazio nero del fumetto ognuno può compiere il suo delitto (rituale, in questo caso). E nessuno può sentirvi urlare.