Molotov 3 - Dark Legions




Il terzo numero di Molotov, "Dark Legions", a cui ho avuto il grande piacere di partecipare, porta di nuovo in Italia una panoramica avvincente dell'orrore internazionale, sotto la guida dello psicopompo Alessandro Manzetti.

Avevo già scritto di questa perla oscura di rivista in due articoli dedicati ai primi due numeri, qui e qui, e questa terza cantica oscura mantiene le sue mefistofeliche promesse. Anche questa volta infatti ci troviamo di fronte a una vera e propria "Legione" infernale di grandi nomi dell'orrore, che probabilmente avrebbe compiaciuto il buon Pazuzu dell'Esorcista...

Appaiono in primis grandi nomi dell'horror americano di oggi, spesso legati al Bram Stoker Awards, ma non solo. Tra questi, Owl Goingback, la vincitrice di tre Bram Stoker, Gwendolyn Kiste, Philip Fracassi, Graham Masterton e molti altri.

Tra i nomi italiani troviamo Salvatore Vivenzio con "L'Eredità", Sandro Batisti, premio Urania, Stefano Fantelli: scena nazionale e internazionale portano a un ricco comparto narrativo di otto racconti e una novelette.

Il fumetto si conferma parte integrante, con l'one shot di Manzetti e Cardoselli, "Malone e Ruiz - Il Liberatore", personaggi già presentati nella graphic novel "L'orrore a Red Hook" (di cui avevo scritto qua), ma qui ripresi fuori dall'iniziale contesto lovecraftiano, e dalle strip umoristiche Jack Lo Sfruttatore e Detektive Morgan Delikatessen.

Cristiano Saccoccia e Francesca Giardiello portano poi a casa due notevoli interviste rispettivamente con David Schow, Linda Addison e l'editor Paul Guran.

Non manca uno spazio interessante per la poesia dark, con Charlee Jacob e con le famigerate "Macchie Bianche" di Aleister Crowley, raccolta "maledetta" di grandissimo fascino.





Il mio piccolo contributo - in mezzo a diversi altri interessanti redazionali - ha riguardato l'orrore nel fumetto nostrano, con una piccola ricognizione in questo campo, che non ha ovviamente pretese di essere esaustiva. Ma, soprattutto, sono i ricchi contenuti di cui ho detto sopra a rendere questo volume di grande interesse per i cultori del lato oscuro della narrazione.

Insomma, un volume di grande fascino, quasi diabolico direi, una terza cantica infernale, un "opera al nero" che può essere un importante testo di lettura e consultazione, un elegante condensato dell'Abisso in cui immergersi.