Lubrio - Krunch, "L'Ultima risorsa" - Green Moon Comics

 



Tra una cosa e l'altra non avevo ancora parlato di questo notevole fumetto edito da Green Moon Comics, "L'ultima risorsa". Ancora una volta la casa editrice si segnala per la sua capacità di portare all'attenzione del pubblico italiano dei fumetti indubbiamente particolari e molto interessanti. Qui numerosi altri loro volumi di cui mi è capitato di parlare.

Qui invece trovate la pagina relativa al volume sul sito dell'editore: https://www.greenmooncomics.com/prodotto/lultima-risorsa/




Scritto da Luis Roldán "Lubrio" e disegnato da Kundo Krunch, autori argentini, "L'ultima risorsa" parla di un team di Esper dotati di differenti poteri eccezionali che vengono utilizzati dai servizi segreti quale "ultima risorsa" di fronte a minacce particolarmente pericolose, specialmente di origine sovrannaturale, che gli altri agenti non possono affrontare.




Come recita il claim della serie:

“Quando il gioco si fa duro, i duri arrivano a salvare il mondo. Prisca Ulrico. Lars Korbenfeld. Ethel e Gogó Méndez. Max Basca. Sono eroi, sono l’unica speranza per l’umanità. La soluzione estrema quando tutto sembra perduto. Una creatura extra-dimensionale mette a rischio il destino della terra e dell’universo stesso. Saranno in grado di fronteggiare questa minaccia? Tra azione mozzafiato, battute taglienti e viaggi nel tempo il destino del mondo è solo nelle loro mani.”

Il volume è un best seller in Argentina - paese, come arcinoto, patria di una  grande tradizione fumettistica - dove è vincitore, nel 2020, di due premi “Carlos Trillo” per il miglior volume dell’anno e miglior disegnatore.






Il volume è edito per la collana Tundra dell'editore calabrese, che si occupa delle produzioni più "radicali". Il fumetto è infatti a suo modo molto efferato, in una crudezza appena stemperata dal segno "cartoonistico" e dal corrosivo black humour di fondo.
 
L'idea di fondo è un grande archetipo della cultura pop: la squadra di "Inglorious Bastards" disposti a tutto, pericolosi per il nemico ma anche per i propri alleati, e a cui si affidano, dunque, missioni da "Suicide Squad" come quella che vediamo nel presente volume. Un tropo che è più antico ma che si impone, forse, con la seconda guerra mondiale e il suo grande impatto sull'immaginario, da cui ha attinto in fondo il cinema di genere italiano e la sua ripresa di Quentin Tarantino che citavo poc'anzi. 




In fondo, anche opere come Rogue One in Star Wars riprendono questo immaginario e lo traspongono in chiave fantascientifica: qui siamo però più nell'ambito spionistico che in quello strettamente bellico, ovviamente con una spruzzata di sovrannaturale horror decisamente abbondante. Anche nel fumetto supereroico, oltre alla Squad dei cattivi di Batman, ci sono molteplici esempi di queste 

A questo tropo di fondo si aggiungono tutti i classici di un certo pulp urban fantasy, da "Weird Tales" in giù, ovviamente adattato ai nostri giorni e shakerando tutti gli ingredienti con la giusta dose di originalità. L'elemento contraddistintivo è, come detto, il cinismo assoluto, che sfida perfino quello di autori come Grant Morrison in analoghe produzioni.






Lo Spazio Bianco, nella sua valida recensione (vedi qui: https://www.lospaziobianco.it/lultima-risorsa-brutti-sporchi-e-cattivissimi/), fa riferimenti corretti, a mio avviso, soprattutto a Miguel Angel Martin da un lato (per la radicalità del cinismo, non stemperato però qui dall'ironia per quanto nerissima) e il Mignola di Hellboy, per le situazioni di spionaggio fantasy-horror, ma anche in parte per il segno. Il tratto è infatti radicalmente diverso, ma si fonda comunque su linee nette con campiture a colori piatti, che contribuiscono ulteriormente al contrasto tra disegni cartoonistici e situazioni estreme. I dialoghi fulminanti e i disegni grotteschi e gustosamente caricaturali divengono il punto di forza nella declinazione dell'humour nero che, come detto, è il cardine della storia.





Ne risulta quindi un fumetto particolarmente interessante, una declinazione innovativa di topoi consolidati del weird, in cui gli appassionati del genere potranno trovare una nuova, brillante declinazione.