Megarette - Anno Zero

 



"Megarette" è un progetto fumettistico molto interessante di cui ho avuto modo di scrivere più volte su questo blog:

Megarette su Fumettismi

Ora esce un nuovo capitolo della saga, "Anno Zero", di cui in occasione di questa Lucca è apparsa una preview.

Il nuovo capitolo, edito da Weird Book, è uno spin-off che promette di fare luce sulle parti ancora oscure del mondo di Megarette.

Le vicende, come spiega l'introduzione, si sviluppano dopo la scomparsa di Megarette nella preistoria. Si tratta di sei storie disegnate da altrettanti autori e scritte sempre da Andrea Pirondini che indagano cosa avviene nei tre secoli di assenza della gigantessa di acciaio.

Nell'anteprima di quest'albo troviamo una breve storia di Pirondini disegnata da Fabio Govoni, la prima parte di "Terra promessa", che funge da introduzione al personaggio per chi non lo conoscesse.

Come al solito, gli autori si fanno apprezzare per una storia veloce ma non banale. L'abilità di Pirondini sta nell'introdurre già la complessità della protagonista - dea o ingannatrice, eroina o adolescente turbata? - in pochissime pagine e senza rinunciare all'azione, ai mostri (anche a un po' di fanservice nelle scene di nudo, tutto sommato non gratuite comunque).

Sotto il profilo visivo, la storia unisce un segno occidentale, quello di Govoni, dotato di una sua elegante personalità, con soluzioni tipiche del fumetto nipponico - ma ormai acquisite pienamente anche da noi - come una griglia molto movimentata, con un ricco uso di quadruple, inset pages, splash pages, pagine a montaggio verticale.

Anche l'uso delle retinature (ben calibrato e in equilibrio con i neri) richiama soluzioni del fumetto giapponese, particolarmente idoneo a quello di fantascienza. 

Conclude il breve albetto una scheda dei disegnatori coinvolti nei prossimi numeri, con alcune tavole di esempio.

Si conferma insomma un prodotto interessante, che ha ripreso con un buon grado di autonomia un tema classico del fumetto nipponico, quello del robot gigante in difesa dell'umanità, declinato con una certa originalità e una buona commistione a elementi di scuola italiana.