Racconti del Derryleng 4 - Bugs Comics
RACCONTI DAL DERRYLENG IV, in uscita in edicola in questo 6 dicembre 2022, è il quarto volume della serie dei Racconti di Angus Derryleng, l'esoterico libraio che dà lavoro a Samuel Stern, il personaggio di punta della Bugs Comics. Questo spinoff offre una nuova cornice a storie horror targate Bugs Comics, pubblicate a suo tempo sulla testata "Mostri", con cui la Bugs ha gettato le sue fondamenta alcuni anni orsono.
Come curiosità, segnalo che si tratta della prima "doppia uscita" della Bugs in edicola, dato che oggi esce anche il secondo numero del fantasy Kalya recentemente lanciato.
Come recita il claim di copertina, in un certo stile deliziosamente retrò che permea tutta la pubblicazione, in Derryleng troviamo "128 Pagine di terrore, 10 storie da brivido, 14 Maestri dell'horror". Anche la bella copertina, che riprende la prima cover con uno spunto "cannibale", rimanda all'old school dell'horror splatteristico anni '80.
La storia di cornice (anche questo un classico di antologici come quelli di Zio Tibia) è sceneggiata da Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago, due membri della triade sterniana assieme a Fumasoli, e disegnata da Federico Perrone.
La bella cover di Fernando Proietti fa il suo orrorifico dovere; molto curata la grafica dell'albo, a cura di Paolo Alti Brandi.
In questo numero troviamo tutto l'armamentario di un classico antologico horror: misteriosi ristoratori, alieni venuti dallo spazio, mutazioni genetiche, incubi da un’altra dimensione, leggende di Natale e strani rapporti coniugali.
Angus Derryleng e i comprimari del suo bizzarro club di lettura ritornano nella storia di cornice: non solo l'occultistico libraio, ma anche altri comprimari rimandano all'universo sterniano, in primis la cupa Sharon che in questo numero sarà al centro della storia di cornice.
Ma soprattutto Derryleng (che nel nome fonde due citazioni horror non da poco: la Derry di Stephen King, e l'altopiano di Leng lovecraftiano) accoglie nel suo Decameron oscuro una serie di narrazioni brevi di indiscutibile efficacia, composte dal pool di sceneggiatori che oggi curano Samuel Stern più altri bei nomi del fumetto italiano, affiancati da un notevole pool di disegnatori.
In questo numero troveremo quindi le seguenti storie, a parte il racconto di cornice di cui abbiamo detto prima:
Myda’s restaurant di Andrea Guglielmino - Dario Tallarico
L’ho visto per primo di Luca Ruocco e Pietrantonio Bruno
Terza età di Gianmarco Fumasoli - Alessio Maruccia
Amore materno di GIanmarco Fumasoli - David Ferracci
Io ti amo e tu mi guarisci di Bruno Letizia - Francesca Vartuli
Il grande sogno di Adriano Barone - Pierluigi Minotti
Quel che vediamo di Massimiliano Filadoro - Dario Tallarico
Krampus di Andrea Guglielmino - Riccardo Latina - Valentina Bianconi
Regalo d’anniversario di Alissa Barone - Antonio De Luca
Siamo sempre nei dintorni dei classici dell'orrore breve, storie cupe, fulminanti, tendenzialmente pessimistiche ma non prive talvolta di una grottesca ironia. Pur restando fedeli all'orrore, i vari racconti esplorano inoltre i vari generi letterari, dall'hard boiled de "Il grande sogno" di Barone e Minotti alla fantascienza spaziale in "Quel che vediamo" di Filadoro e Tallarico.
I disegni delle storie sono piuttosto varie nella realizzazione, alternando varie tecniche, dal bianco e nero a netto contrasto chiaroscurale fino a differenti modalità nell'uso di mezzetinte e retinature, adattandosi ovviamente di volta in volta al tema del racconto.
Nel complesso, una gradevole lettura gothica, che permette a chi è interessato di recuperare agevolmente questi piccoli classici targati Bugs.