Alice nel paese delle meraviglie - ReBelle Edizioni

 




Ricevo con molto piacere questa bella riedizione del grande classico di Lewis Carroll ad opera di ReBelle Edizioni, casa editrice di cui ho avuto già modo di parlare per diversi bei volumi fumettistici (vedi qui, in precedenti post del blog). Il punto di forza della casa editrice è stata indubbiamente quella di essersi saputa creare una identità riconoscibile, con una particolare attenzione a figure femminili "ribelli", appunto, forti e determinate, che sono solitamente le protagoniste delle sue opere (con le differenti sfaccettature proprie di ogni singolo lavoro, ovviamente).

In questo contesto si inserisce benissimo anche un grande classico come la Alice di Carroll, indomita esploratrice del Paese delle Meraviglie. In questo caso non si tratta di un fumetto, ma di un libro illustrato, uscito in libreria e fumetteria il 4 novembre 2022. Il volume ha incontrato un considerevole successo, dato che si tratta dell'opera con più alta tiratura dell'editrice ed è andata esaurita in tre giorni dall'uscita, per entrare poi subito in ristampa.





Le autrici.

La traduzione e l'adattamento della storia sono di Tiffany Vecchietti, alias Miss Fiction, che è giustamente accreditata in copertina a fianco dell'autore originale, Lewis Carroll, in una attenzione meritoria al ruolo dei traduttori che si sta facendo strada nelle case editrici più attente.

L'autrice, che cura anche un ricco canale youtube dedicato ai temi letterari connessi a fantasy, femminismo e young adult (vedi qui), per cui è un riferimento importante a livello italiano. Traduttrice per Oscar Vault, oltre che per ReBelle, per cui ha tradotto Le Figlie di YS di M.T. Anderson e Jo Rioux.

L'illustrazione del volume è invece ad opera di Loputyn, nome d'arte di Jessica Cioffi, nome importante dell'illustrazione odierna, in una collana a lei dedicata dall'editrice come chiarito dalla fascia in alto della copertina, di sua realizzazione. Il segno appare particolarmente adatto a trasporre Alice per le nuove generazioni di lettori e lettrici, con il segno che riprende in modo autonomo e consapevole uno stile manga, declinato correttamente nella sua versione più "gothic" che si sposa perfettamente al contesto vittoriano di Alice.

Loputyn ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Autodidatta nel disegno e nell'illustrazione, è autrice affermata a livello internazionale, seguita su instagram da oltre trecentomila follower. Ma non è la cifra a esser rilevante, quanto l'indubbia qualità del suo lavoro, caratterizzato dal tono gotico e lievemente macabro che ritroviamo, temperato, anche in questa Alice (qui il suo profilo instagram, che merita davvero un'occhiata).

Nel 2015 ha pubblicato un primo fumetto, "Cotton Tales", e nel 2016 l'artbook omonimo "Loputyn", quindi "Francis" (2017) e "Il canto delle onde" su testi di Marco Rincione; poi "Sol" (2018), raccolte di illustrazioni, per Shockdom, che nel 2019 edita anche il nuovo "Cotton Tales II", che chiude le vicende aperte del primo, che viene a sua volta ripubblicato. Autrice di punta di Shockdom, è venduta anche in Francia e Spagna. Del 2021 è la raccolta di illustrazioni dedicata ai quattro elementi.








La fortuna visiva di Alice

Nato nel 1865, Alice ha dimostrato una incredibile vitalità, un successo che sicuramente dipende dal suo essere una eroina femminile che, nel surreale mondo di Carroll, sfugge agli schemi maggiormente prefissati dei personaggi femminili ottocenteschi dell'infanzia, salvo altre eccezioni (la Jo di Piccole Donne, per esempio). Illustrato dallo stesso Carroll nel manoscritto originale, deve la sua fortuna anche alle incisioni di John Tenniell, da cui è storicamente inscindibile. 

La sua fortuna si lega poi al teatro, con rappresentazioni che portano poi alle interpretazioni dei primi film, poco dopo la scoperta dei Lumiere (1895): del 1903 è la prima di molte pellicole, inglese, cui seguono diversi casi americani prima dell'arrivo di Disney, nel 1923, con cortometraggi misti di animazione e live action i quali anticipano l'iconico film interamente animato del 1951, tra i maggiori successi disneyani in cui traluce già, grazie al tema, una certa sensibilità lisergica che trionferà, anche nel cartoon Disney, nelle decadi successive. Da qui la stura a molteplici adattamenti fumettistici, tra cui anche un cartone animato nipponico di delicata fattura, del 1986. Storia di oggi sono invece i recenti film di Tim Burton della scorsa decade, in cui anche il maestro del weird cinematografico ha voluto dare la sua lettura di questo caposaldo.

Una storia visiva quindi ricchissima, che porta a una affascinante sfida interpretativa per l'artista che decida di cimentarsi nella sua interpretazione.






L'opera

Il volume è dunque riccamente illustrato, ma quello che colpisce piacevolmente è la notevole cura per il dettaglio, nella volontà di creare un oggetto esteticamente gradevole nel suo complesso che caratterizza ReBelle Edizioni (penso soprattutto al pregevole volume di "Selvaggia" di Rosalia Radosti). 

La copertina, ad esempio, ha i decori azzurri metallizzati, che impreziosiscono l'aspetto esteriore dell'opera; la sovraccoperta interna è opportunamente decorata come pure il frontespizio di ogni singolo capitolo (vedi sopra l'immagine "nuda", quasi una sorta di carrolliana tappezzeria d'età vittoriana, su cui ovviamente campeggia ogni volta un cartiglio con numero e titolo del capitolo).

Le illustrazioni accompagnano sapientemente il testo, scandito da parole chiave che vengono riportate in più grandi caratteri azzurri. E i toni azzurrati sono quelli prevalenti dell'opera, in immagini di notevole preziosità visiva che accompagnano l'evolversi delle ben note vicende della protagonista, a partire dall'iconica apparizione del Bianconiglio.








Conclusioni

Un volume di pregio, dunque, che ha il merito di saper dare a un classico senza tempo una veste accattivante per un pubblico più giovanile, sempre più sedotto dal segno manga per molteplici ragioni: il traino degli anime, l'eleganza essenziale del segno grafico, la diffusione in serie conchiuse che attraggono maggiormente il lettore e il collezionista, una generale maggiore capacità di interpretare lo spirito dei tempi. Per tale ragione appare inevitabile che anche da noi, in varie gradazioni, si sappia far propria la lezione nipponica fondendola con un grado significativo di personalizzazione autoriale. Che è esattamente il caso di questo adattamento, particolarmente congeniale per far scoprire a un giovane lettorə questo affascinante universo narrativo.