"Maelstrom" di Stefano Cardoselli, Green Moon Comics 2023



Ho spesso parlato, su questo mio blog, delle opere di Green Moon Comics, una nuova casa editrice degli ultimi anni ormai consolidata con un catalogo di tutto rispetto, in grado di offrire proposte spesso originali e interessanti (vedi qui per gli articoli su altre opere).

Inoltre, un autore del fumetto italiano che apprezzo molto e che è forse fin lievemente sottovalutato qui da noi nonostante un indubbia qualità del segno è Stefano Cardoselli, che ha elaborato un segno di sintesi personalissimo più vicino a certi esiti del fumetto anglosassone più sperimentale che non alla scena italiana, più volta al puro realismo (eccetto naturalmente le opere apertamente comiche).

Qui si possono rinvenire i post, non esaustivi, che ho dedicato alle sue opere.





L'opera inizia con una serie di tavole mute, tutte splash page, in cui Cardoselli dà il meglio di sé nel suo potente stile acquerellato. Ci si tuffa - è proprio il caso di dirlo, dato il tema marinaresco - nel tumulto di onde e acque che saranno il leitmotiv dell'opera.

Il termine "maelstrom" (pronunciato ˈmeɪlstrəm) è, come noto, originariamente una parola norvegese che significa "gorgo" o "vortice". Si riferisce a un fenomeno naturale caratterizzato da un forte e turbolento movimento circolare di acqua in un punto specifico di un corpo d'acqua, come un mare o un oceano.Un maelstrom è solitamente causato dall'interazione di correnti marine, maree e irregolarità del fondale marino. Quando queste forze si combinano, si forma un vortice potente che può trascinare oggetti, imbarcazioni o addirittura intere masse d'acqua verso il basso.





Il termine "maelstrom" è diventato famoso grazie al racconto "Il gorgo" (The Maelstrom) di Edgar Allan Poe, pubblicato nel 1841. Nel racconto, Poe descrive un maelstrom nell'oceano Atlantico settentrionale, che crea la situazione di estrema tensione tipica dei racconti del maestro di Boston.

Da qui, il termine "maelstrom" è passato in antonomasia e può essere utilizzato in senso figurato per riferirsi a situazioni caotiche, turbolente o fuori controllo, anche al di fuori del contesto marino.

Cardoselli si muove in bilico tra queste due suggestioni: da un lato c'è il mare in senso proprio, perché il protagonista è un palombaro steampunk - secondo il macrogenere favorito, a mio avviso, da Cardoselli - che si trova coinvolto suo malgrado in una delle tante stupide guerre scatenate nel corso della storia umana. Il maelstrom, quindi, nel senso figurato del termine, come si diceva.







In un alternarsi di piani temporali, tra flashback e flashforward, ricostruiamo tramite le riflessioni del protagonista le terrificanti vicende del conflitto, raffigurate da Cardoselli con una esplosione di colori, dove all'azzurro delle acque si sostituisce il rosso della distruzione, della violenza, del sangue.

La storia prosegue veloce, tramite grandi, potenti tavole, verso il suo ineluttabile finale. C'è una narrazione, tutt'altro che pretestuosa, ma inevitabilmente quello che resta è soprattutto la grande bellezza visiva delle immagini allestite da Cardoselli, in un caos prossimo venturo purtroppo tutt'altro che improbabile. 

La cosa notevole, che non manca mai di colpirmi, è come in Cardoselli le situazioni più dark siano rese, e con la massima efficacia, in un trionfo del colore, della luce, in esplosioni di chine e acquerelli che inanellano e collegano abilmente tra loro una serie di immagini spettacolari, ma mai puramente gratuite.






L'albo si chiude con una postfazione di Eva Poles, cantante e disc-jockey resa famosa dal suo ruolo nei Prozac+, gruppo di storica importanza sulla scena italiana. La prefazione è invece di Giuseppe Camuncoli (Marvel e DC Comics), mentre molti altri contributi arricchiscono l'albo, con Luca Vecchi (The Pills ), Daniele Misischia ( the end? L'inferno è fuori, Il mostro della cripta), Alessia Egger (Social Media)

 Tra di questi, indubbiamente molto prestigioso è l'entusiastico endorsement di Kevin Eastman, il creatore delle Teenage Mutant Ninja Turtles, che ha pubblicato molte opere dell'autore, e di Pat Mills, enorme sceneggiatore dietro al visionario 2000 AD che ha rivoluzionato la fantascienza, non solo a fumetti, non solo inglese. Uno stile da cui, per dire, è emerso Alan Moore (come Dante emerse dagli Stilnovisti, potremmo dire), e a cui Cardoselli, dall'Italia, è l'autore più vicino sotto il profilo visivo, cultore instancabile della fiamma della Generazione Pulp.