Andromalis, "Mascherina - Il Piano Nillapizzi" (Barta Edizioni, 2022)



"Mascherina - Il piano nillapizzi" (vedi qui) di Andromalis è un bel fumetto uscito nel 2022 che gentilmente Barta Edizioni mi ha inviato. Il volume è formato da sessanta splash page molto ricche di dettagli e particolari che realizzano una gustosissima satira dell'era berlusconiana al suo apice, con godibile cattiveria underground. Dato che siamo nel pieno dei funerali di stato, del lutto nazionale e della settimana di sospensione dei lavori parlamentari in onore del cavalier Silvio Berlusconi, mi sembra il momento più opportuno per condividere quest'opera d'arte che indubbiamente lo attacca, ma con un alto livello di resa artistica. 







Un luogo comune ripreso anche in questi giorni vuole Berlusconi salvatore della satira italiana. Però, forse, ha segnato anche un suo impigrirsi, una "sindrome Cornacchione" per cui la cosa più facile è irridere il "Povero Silvio!" spesso sui suoi canali, e con le regole della satira berlusconiana. Ecco: questa è invece una decostruzione spiazzante, con la giusta carica di corrosione satirica. E che parte pienamente dal fumetto.





Il fumetto è ambientato nel 2008: dopo il crollo della Lemhan Brothers nel 2007 la crisi iniziava a mordere, ma Berlusconi rassicurava sui ristoranti pieni, non rendendosi conto che di lì a poco l'onda della ristrutturazione globale avrebbe spazzato via anche lui, senza mai più permettergli di tornare pienamente in sella. Un Piano Rinascita, ma dove il Fratello 1816 (numero che anche il fumetto associa al suo misteriosissimo Premier) non è più previsto. Un Piano Nillapizzi, forse.





Fin dalla prima tavola emerge questa gustosissima commistione tra un segno che richiama un underground alla Basquiat (di cui si cita apertamente il suo Batman e Robin, del 1983 nella sua prima versione) e la necessità di introdurre testi, per quanto volutamente squinternati e deliranti, che porta a un montaggio di tipo futurista, con un costante variare del carattere tipografico sull'ampia splash page costruita come un quadro ricco di iconismi e linee cinetiche. 





Il conduttore Tiresia, ovvero l'indovino cieco del mito, impazzisce e inizia a evocare "mascherina!": non ancora l'icona della Pandemia (e della influenza spagnola del 1919, un esatto secolo prima), ma nel senso della frase "Ti conosco mascherina!" usata dalla propaganda DC nel 1948 contro lo stalinismo.





Interessante notare come il significato affonda nel nazionalpop di quegli anni: nel 1943 c'era stato il film di De Filippo con tale titolo, poi ci sarà una trasmissione condotta da Monica Vitti nel 1955, Mina ne farà più tardi una versione canora: insomma ci sta bene con quel coté evocato da Nilla Pizzi di anni '50 e disimpegno che non paiono finire mai.





Il Presidente interviene nevrastenico, un pupazzo giallo che forse rimanda al fumetto di Frank Miller, "Sin City - That yellow bastard" (1995), dove il protagonista è il rampollo del potente clan Roark che domina la "città del peccato", un nano giallastro e perverso che è in Miller una parodia del primo comics del 1895, Yellow Kid.





Ma ecco interviene l'Ombra del Mondo, tentacolare, a ricordargli la Oscura Alleanza cui egli deve il potere, rassicurandolo e ricordandogli obbedienza. Questo è interessante, perché nel costante sbeffeggio su Berlusconi ci si è sempre concentrati sul suo strapotere, enorme, gigantesco, e meno sui misteriosi "superiori sconosciuti" della Loggia di Propaganda 2 a cui era inizialmente collegato prima della scoperta della loggia massonica occulta nel 1980 e dei suoi complessi e ramificati piani. Più interessante quindi questo "presidente-pupazzo", anche solo per variazione.






Interessante anche la ripresa del tema del "dinamico duo" di supereroi, a partire appunto dalla rilettura di Batman / Basquiat (Basqman?) detta sopra, e che informa tutto il brillante segno (comunque, come si vede, totalmente autonomo nei suoi lisergici sviluppi).





Mascherina e Scintilla diventano due moderni Batman e Robin che guardano forse anche un po', di nuovo, a Miller, e al suo Batman senile del 1986, un Dark Knight che non ha come vero avversario il Joker, al limite una marionetta, ma un Ronald Reagan edonista che, però, manipola Superman e i supercattivi, crea volutamente il caos con bande di punk mutati per rafforzare la richiesta di Law and Order per porsi come poliziotto di quartiere nazionale in casa, e scatena una guerra nucleare con la Russia sul piano internazionale (quei bei fumetti che ci parlano degli ormai lontanissimi anni '80!).



(Nilla Pizzi, appunto)



Come dice la presentazione dell'opera, "Mascherina allora evoca, vola e lotta: alternativo e autoridotto, fuori dall’ottica del sistema, immagine al potere, realista fino all’impossibile, Arlecchino zio d’America che ha letto velocemente Nietzsche, stimmate della sofferta ambiguità del marxismo belpaesano, sempre teso tra individuo e collettivismo, rivoluzione e riformismo, violenza e pacifismo, rock ’n’ roll e militanza comunista, America ed Europa. Leggere oggi di quando una disfatta poteva ancora essere potente e comune, sociale ed epocale, ha il sapore di una coscia di dodo ben strinata, di un tempo in cui anche la sinistra era in cucina, purtroppo in cerca di una toque blanche."



(Ancora Nilla Pizzi)



Insomma, un bel fumetto di satira lisergica, una ironia caustica e corrosiva contro il potere che ci offre un bel resumé di questo Trentennio che si conclude con l'ascesi invece che col rovesciamento a differenza delle ere precedenti. "Adesso la gente ha visto in TV quello che già sapeva da sé!" trionfa inutilmente Mascherina verso il finale, con amarezza beffarda.

E lo stesso capita a noi, dove oggi vediamo in TV quello che già sapevamo, la santificazione iniziatica di Berlusconi che ci stupisce solo il tempo di risvegliarci dall'illusione. Allora, per celebrarne l'eterna immanenza, meglio questa satira spietata al livello dell'arte, un prodotto che Barta Edizioni dovrebbe assolutamente rilanciare.





Perfino Cesare, il fondatore dell'Impero, e in fondo di ogni Impero, aveva accanto a sé legionari che lo schernivano a ricordargli di essere mortale. Berlusconi come persona non ne ha più bisogno, ovviamente; ma come contraltare di minima sanità mentale al suo mito nascente mi appare assolutamente necessario, per bilanciare l'Apoteosi con la Apokolokyntosis.


Si è parlato di:

ANDROMALIS

MASCHERINA: “IL PIANO NILLAPIZZI”

Mascherina: “il piano nillapizzi” – BARTA

17×24 cm, 60 pp. a colori

brossura cucita con bandelle

fumisterie, 14

ISBN 978-88-98462-40-7

15 euro