"Naufraghi" di Laura Pérez e Pablo Monforte - Rebelle Edizioni

 


E subito riprende
Il viaggio
Come
Dopo il naufragio
Un superstite
Lupo di mare.


"Naufraghi" di Laura Pérez e Pablo Monforte, edito in Italia in questo inizio di 2022 da Rebelle Edizioni, è il secondo romanzo a fumetti pubblicato dalla casa editrice dopo l'esordio lo scorso anno con "Le figlie di Ys" (vedi qui la mia recensione). Qui il volume sul sito della casa editrice.

L’opera è vincitrice del premio FNAC Salamandra Graphic 2016 nella sezione per il Miglior graphic novel (su 152 progetti concorrenti), con motivazione: “La sua brillante riflessione su memoria e passato è sviluppata da una attenta narrazione grafica di grande forza poetica”. Il progetto è stato votato all’unanimità dalla giuria, con la conseguente pubblicazione del titolo nel catalogo dell’editore Salamandra (gruppo editoriale Penguin Spagna). Nel 2022 verrà pubblicato anche negli Stati Uniti dall’editore Dark Horse. 

Si tratta quindi di un nuovo esempio interessante e significativo dell'odierno fumetto ispanico, oltre alle ormai note voci di eccellenza europea che proviene dalla scena iberica (su tutti, ovviamente, Paco Roca, tra i maggiori fumettisti coevi).

La vicenda narrata inizia nella Madrid del 1981, con tavole seppiate che ci raccontano le vicende di Alejandra. Fin dalla prima vignetta apparirà anche la fanzine attorno a cui ruota la vicenda, "Il giardino metallico", e in un primo breve capitolo impariamo a conoscere la protagonista e il suo microcosmo famigliare, con una costante tensione tra la sua ricerca di evasione fantastica e i problemi famigliari da cui cerca di fuggire, che si intuiscono tra i non detti.

Normalmente ci si aspetterebbe a questo punto o una continuazione su questa linea temporale, oppure un salto al presente: ma in modo interessante il salto cronologico ci porta a un altro passato, al 1991, e a un'altra vitale città spagnola, la Barcellona di quegli anni, dove inizialmente seguiamo maggiormente le vicende di Julio

Una "doppia nostalgia", che unifica i due ambiti principali della saudade letteraria, cinematografica e anche fumettistica di questi anni: gli Ottanta e i Novanta. Anni che rappresentano rispettivamente l'infanzia e l'adolescenza/giovinezza delle generazioni dei quarantenni attuali, che costituiscono forse uno dei principali fulcri del pubblico fumettistico (in Italia, basti pensare al successo, con opere radicalmente diverse, di Zerocalcare, che ha anche questa componente).

Anche la scelta visiva pare rimarcare la "doppia nostalgia": infatti se gli anni '80 ci sono apparsi seppiati (la scelta più classica per indicare un passato guardato con lenti melanconiche, in un richiamo alle fotografie d'antan), gli anni '90 appaiono in toni verde mare. 

Mi viene da pensare, per suggestione - anche se qui non ha la valenza di un'alternanza temporale - al "Metropolis" di Fritz Lang restaurato da Moroder, che alternava sequenze color seppia a sequenze azzurrate (queste ultime, in particolare, molto suggestive del Blade Runner di Ridley Scott). Ma non c'è uno specifico rapporto con quest'opera.





Le due scansioni temporali appaiono unificate dal rimando alla rivista letteraria "Il giardino metallico": il sogno di un futuro di scrittura nell'ingenuità giovanile dei protagonisti negli anni '80, una reliquia di un passato ormai lontano nei primi anni '90, che li vedono ormai giovani adulti.

E un insistito gusto letterario è quello che percorre tutta l'opera, a partire dal titolo, "Naufraghi", che è il romanzo incompiuto del protagonista, pubblicato a puntate sulla rivista. Naturalmente, il suo assurgere a titolo dell'intera narrazione non è solo per la sua importanza nel far incontrare Alexandra e Julio, ma anche per rappresentare, come correlativo oggettivo, il loro senso di sperdimento, in tutte e due le decadi: lo spaesamento giovanile negli '80, il senso nostalgico dell'occasione perduta nei '90.

La valenza simbolica di questo doppio naufragio dei due protagonisti si rinforza nel dono di Alexandra a Julio, il "Moby Dick" di Herman Melville, che narra ovviamente di una ossessione impossibile, quella di Acab per la grande balena bianca, e si chiude altrettanto ovviamente con un celebre naufragio. 

Viene in mente, in modo analogico (non penso gli autori ci abbiano pensato, essendo un autore poco noto all'estero) un racconto di  Dino Buzzati che sicuramente a Moby Dick deve molto, "Il colombre", in cui è centrale - ancor più che nel capolavoro melvilliano - il tema dell'Occasione Perduta che anche qui ritorna, nell'incontro sfumato e ormai impossibile tra i due protagonisti.

Un'altra suggestione italiana (più famosa, oltretutto) potrebbe essere quella di Ungaretti e della sua "Allegria di naufragi", titolo di una celebre lirica e di una sua raccolta poi divenuta, semplicemente, l'Allegria. La poesia, che ho citato in apertura, ha ovviamente molteplici e stratificate interpretazioni, ma evoca anche lo scorrere inevitabile del tempo, l'eterno ricominciare da capo che contraddistingue più o meno, a un certo punto, le vite di tutti, e certo anche quelle dei due protagonisti Alexandra e Julio, destinati a incrociarsi fuggevolmente e perdersi, più volte.

Un altro romanzo che fa la sua apparizione è "Le notti bianche" (1848) di Dostoevskij, oggetto di un secondo dono tra i due: anche qui, un rimando letterario particolarmente rivelatorio, dato che il racconto dell'autore russo narra di un incontro d'amore mancato, tra due giovani che si incrociano a San Pietroburgo in quattro notti (appunto, nelle "notti bianche" dove nella città russa il sole tramonta solo dopo le dieci di sera) per poi veder sfumare la loro possibile relazione.

Insomma, un tessuto di delicate citazioni letterarie che evoca suggestioni coerenti con l'impalpabile senso di perdita che avvolge tutta l'opera. Si potrebbe fare un discorso analogo per quelle musicali, una "colonna sonora implicita" che appare nella scena della festa, abbastanza avanti nel romanzo a fumetti, ma che contribuisce alla costruzione del clima dell'opera, da "She's lost control" dei Joy Division a canzoni spagnole come quelle dei Ruby y Los Casinos.

Naturalmente, un ruolo centrale spetta come al solito al disegno, che è determinante nell'evocazione delle atmosfere menzionate, con una linea sottile che delinea espressivi personaggi cartoonistici e sfondi accurati, precisi specialmente nella ricostruzione delle architetture delle due rispettive città.

Nel complesso, dunque, un volume riuscito ed equilibrato, un romanzo a fumetti che si aggiunge ai molti che, in questi ultimi anni, hanno dimostrato la piena maturità del medium fumettistico nell'esplorare tutte le nuances della narrazione, incluso come in questo caso il romanzo psicologico e di formazione.


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"Naufraghi" è uscito in libreria e negli store il 13 gennaio 2022. Il volume è ordinabile su tutti i siti di e-commerce – e su rebelleedizioni.it a partire da sabato 8 gennaio 2022. In tutte le librerie e fumetterie da giovedì 13 gennaio 2022.


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Pablo Monforte ha studiato presso la Scuola d’arte superiore di disegno a Escola d’Art Superior de Disseny di Valencia (EASD), per terminare a Barcellona con un master di specializzazione. Ha realizzato diverse sceneggiature per qualsiasi medium. Nel 2014 ha vinto il premio Valencia Crea con un progetto che univa poesia e disegno. Nel 2015 pubblica il suo primo libro di poesie successivamente selezionato dalla Bienal Jovenes Creadores de Europa tenutasi a Milano.

Laura Pérez ha studiato presso l’accademia di belle arti in Francia, Canada, e in Spagna dove si è laureata. Ha lavorato per National Geographic, Vanity Fair, The Wall Street Journal, Bromera, Oxford, American Airlines, Walmart, e molti altri ancora. Ha lavorato al progetto collettivo Illustration Now 4 (Taschen), Ilustradores Españoles (Lunwerg) e Showcase 100, vincitrice del premio Valencia Crea per il miglior fumetto.

La traduzione italiana è a cura di Valeria Benincasa, in rete conosciuta come anche come book blogger con "Read Vlog Repeat" (Youtube e Instagram), e autrice ai testi dell’autoproduzione a fumetti La Rottura (disegni di Silvia Righetti).