Samuel Stern 37 - Il Rito - Bugs Comics



Come detto ormai molte volte, Samuel Stern è un fumetto notevole, che seguo sempre con piacere, spesso, quando riesco, scrivendone (qui tutti i pezzi di questo blog fumettistico che ho dedicato al personaggio).

Questo numero 37 - la vera età di Cristo, secondo alcune visioni: e la cosa potrebbe avere quasi un significato iniziatico, leggendo l'albo, anche se credo sia casuale... - è in forte consequenzialità con il numero 36, di cui avevo parlato al post precedente (vedi qui).

Magnifica come al solito la cover, su cui non mi soffermo troppo per evitare di ripetermi a ogni nuovo albo: ma sicuramente è uno dei punti di forza di tutta la testata.

Come recita il teaser di questo mese, "Mentre a Edimburgo, Cranna e padre Duncan cercano Lily, Samuel parte per seguire una strana lettera con la quale viene richiamato sull’isola di Lewis, dove ha trascorso parte della sua gioventù. Scoprirà che quello che ha provato a lasciarsi alle spalle, bussa prepotentemente alla sua porta."

Soggetto e sceneggiatura sono ovviamente di nuovo di Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago, mentre i disegni sono di David Ferracci.

I disegni di Ferracci hanno un segno efficace e realistico, secondo gli standard della serie. Mentre però in molti altri casi prevale un segno più minuzioso e dettagliato, i disegni di Ferracci hanno un bel tratto di sintesi, pur restando nei canoni realistici, di grande efficacia visiva. 

Nonostante un segno più minuzioso funzioni bene per un fumetto esoterico, con ricchezza di dettagli in grimori, ambientazioni gotiche e similari, il segno di Ferracci è particolarmente efficace nelle scene oniriche, che permeano tutto l'albo, con soluzioni brillanti e di una certa inquietudine.

Una cosa che colpisce, fin dalla bella splash page iniziale, è l'accorto uso delle mezzetinte, molto ben integrato al disegno. Una soluzione recentemente vista, in Bugs, sul primo numero di Kalya, la loro serie fantasy, ma molto efficace anche qui.





Accennando alla storia, va detto che Samuel Stern si caratterizza da sempre per una continuity più serrata del medio fumetto Bonelli, ma in questo caso la connessione è ancora più stringente: nell'albo precedente veniva rapita Lily, la figlia di Samuel, e in questo numero si svolge la ricerca disperata dell'eroe, sulle tracce del suo perduto, unico vero oggetto d'amore.

Nella scorsa recensione avevo evidenziato come Lily avesse una funzione simile ad Ann, la figlia di Nathan Never, in ambito bonelliano: curiosamente, qui il parallelo diviene ancora più stretto, perché vediamo dei possibili, inquietanti sviluppi futuri del personaggio che ci proiettano in un mondo post-apocalittico.

E uso il termine, ovviamente, in senso proprio, dato che parliamo di una serie "esorcistica" come Samuel Stern.


Naturalmente non entro troppo nei dettagli, per evitare il rischio di spoiler il più possibile, ma nell'albo avvengono numerose rivelazioni sul passato di Samuel e Lily - inclusa una spiegazione, implicita ma comprensibile, del senso dei loro nomi. Inoltre, vi è una connessione più stretta all'horror esorcistico di stampo più "cristiano": mentre prima i demoni potevano apparire un mix tra le proiezioni psichiche dei singoli incontratesi con esseri extra-dimensionali, qui il legame con la narrazione biblica si fa più stretto.

Inoltre, l'albo mostra di osare un po' di più di quanto si potrebbe in Bonelli, con una scelta a impatto (che giustifica anche, se ben ci pensate, l'efficace e inquietante logo di copertina). La novità apre a sviluppi futuri potenzialmente molto interessanti, specie se sfruttati utilizzando al massimo la relativa maggior libertà dei bonellidi.


Concludo con qualche auspicio puramente teorico, per ora: dato che ormai il mondo Bugs ha creato un suo piccolo universo narrativo in nuce, sarebbe bello in futuro si aggiungesse una serie fantascientifica (che oltretutto beneficerebbe perfettamente dell'uso della mezzatinta, ideale sulla SF e spesso usata in Nathan Never). 

La cosa potrebbe generare una sorta di BugsVerse interconnesso anche ai due mondi fin qui delineati (dando per scontato un incontro, prima o poi, tra Samuel e Kalya, così come c'è stato un incontro estremamente "virtuale" e ipotetico con Dylan Dog, sfiorato di schiena nell'avventura londinese).

Come al solito, aspettiamo con interesse i prossimi sviluppi.