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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Dylan Dog #404 - Anna per sempre / Un'analisi

E' uscito il 404 di Dylan Dog, che traspone nel nuovo Dylan Dog una delle sue storie e dei suoi personaggi fondanti: "Il fantasma di Anna Never". Roberto Recchioni, accompagnato da un Sergio Gerasi anche lui in stato di grazia, realizza quello che giudico il suo capolavoro su Dylan Dog, almeno finora. Come al solito, la mia analisi, dal 400 in poi, si trova qui: https://n3rdcore.it/analisi-di-dylan-dog-404-anna-per-sempre/ Aggiungo che ho apprezzato molto il nuovo corso, dal 2013 in poi, che ha risollevato Dylan dalla "decadenza dylaniata" degli anni precedenti. Ma ho anche sempre cercato di mantenere una certa distanza critica, e per tale ragione non ho mai usato il termine "capolavoro", che intrinsecamente, in senso tecnico, va usato con una certa rarità. Il "capo", ovvero il vertice, della produzione artistica di un autore. Naturalmente, per tale ragione, è richiesto il vaglio del tempo: ma compito di chi analizza è anche sbilanciarsi con

Il mostro di Firenze - Enigma senza fine / Un'analisi

Giuseppe Di Bernardo è il più propriamente esoterico degli sceneggiatori italiani. Su questo blog, che indaga in particolare les liaisons dangereuses tra fumetto ed ermetismo, abbiamo spesso parlato di lui (vedi qui ). In particolare, nel 1994 crea il personaggio dell'Insonne, la DJ notturna di Radio Strega, che indaga su casi di stampo paranormale con intense venature occultistiche. Temi di questo tipo ricorrono anche in Cornelio (2008), ispirato alla figura di Carlo Lucarelli, e quindi "The Secret" (2011), dedicato al complottismo alienologico e affini. Quest'opera dedicata al Mostro di Firenze - pubblicata da Ed Ink e disegnata da Vittorio Santi - riflette ovviamente per Di Bernardo - fiorentino - un interesse particolare, di cui ha trattato anche sul suo blog (si veda a tal proposito  qui ). Ci attendiamo uno sviluppo ricco di rimandi quasi iniziatici, e l'autore non delude. La storia si apre con una nota citazione dantesca, che allude alla lettura esoterica

Martin Mystere 368 - Come Kaspar Hauser

Complice la clausura forzata indotta dal Coronavirus, ho letto fumetti che normalmente, per minore disponibilità di tempo, non seguo così assiduamente. Uno di questi è Martin Mystere, da poco in edicola con questo caso che si ispira alle inquietanti vicende di Kaspar Hauser , figura storica realmente esistente. Soggetto  e sceneggiatura sono di Mirko Perniola , per i disegni efficaci e dal tratto elegante di Giovanni Nisi . La copertina è di Alessandrini, ovviamente, mentre il frontespizio si aggiorna con mirabile tempismo, e vediamo un Java che indossa la mascherina chirurgica, divenuta l'icona di questi tempi. Anche la prefazione di Alfredo Castelli (che firma anche un impeccabile trailer che ricorda, come sempre, l'ironia di Hitchcock) evoca il Coronavirus, come pure la prima apparizione di Martin Mystere a p.22 (anche se poi è solo una cornice per narrare la storia in tempi più consueti). Dell'incipit che precede, belle le prime tre tavole mute , dove Nisi ha buon gioc

Dylan Dog Magazine 2020 / Un'analisi

Ultimamente, dal new start del 401, seguo Dylan Dog su Nerdcore, bella rivista online di cultura pop. Quindi questo qui sotto è il link per leggere la mia analisi del Magazine, dove Paola Barbato si occupa di ridefinire le origini del personaggio secondo il "nuovo corso" (la tavola qui sopra è invece dalla bella storia disegnata da Bacilieri, sempre nel passato dell'eroe). https://n3rdcore.it/dylan-dog-magazine-2020-il-nuovo-passato-ha-inizio/

Dylan Dog 247 - Tutti gli amori di Sally

Questa storia di Pasquale Ruju per i disegni di Piero Dall'Agnol è interessante soprattutto per cogliere l'evoluzione del segno di Dall'Agnol, sempre più verso una sintesi di raffinata astrazione. La storia per il resto è il classico giallo di Ruju, ben condotto e con qualche inevitabile elemento sovrannaturale, ma più incentrata sulla parte  Molto efficace la sequenza onirica iniziale, dove gli specchi esagonali richiamano anche subliminalmente altrettante bare. In seguito però questo onirismo - che nel segno di Dall'Agnol riesce particolarmente efficace e disturbante - viene abbandonato per il prevalere dei toni del thriller. Bella è anche la sequenza del passato legata alla descrizione di un professore terribile, concausa (un po' slegata, mi è parsa) della degenerazione dell'orrore, e molto sclaviana (o alla Sthepen King). Per il resto, l'intreccio da detective story è brillante e ben condotto, come sempre in Ruju; la parte orrorifica invece non mi ha con

Gli Sprecati di Setola / Un'analisi

Opera potente e inquietante di uno dei massimi autori del fumetto italiano, molto riconosciuto a livello europeo, meno noto qui da noi. In questi tempi di Coronavirus appare decisamente profetica. https://www.lospaziobianco.it/gli-sprecati-linquietante-profezia-di-setola/

Dylan Dog 211 - Casa di fantasmi

"Casa di fantasmi", il n. 211 di Dylan Dog, del 2004, è una storia di Pasquale Ruju per i disegni di Daniele Biliardo, estremamente classica come si evince dal titolo. Ma ha dei passaggi interessanti. Innanzitutto, per il periodo, ha una carica piuttosto elevata di splatter e violenza. Ma non è questo il punto di forza. La trama potrebbe essere scontata: una turba di fantasmi tormenta il rampollo di una famiglia di élite, il cui padre - mai nominato - è preoccupato per le conseguenze di immagine. Ruju gioca bene coi non detti, ma tra le righe pare trapelare una figura politica di primo piano.  Man mano che procediamo nella storia ci rendiamo conto che Walt - questo il nome del rampollo - è stato l'uccisore di quegli spettri che lo perseguitano a ragion veduta.  L'elemento interessante però è il punto di vista, che non è quello del giovane serial killer. Il focus della storia è infatti sull'irreprensibile maggiordomo che assiste fedelmente il giovane nei suoi macab

Dylan Dog 232 - Un fantasma a Scotland Yard

Storia di Faraci per i disegni di Ugolino Cossu, questa storia del periodo di decadenza di Dylan Dog ha alcuni meriti, pur non essendo del tutto convincente nel contesto. Si inizia con una esplosione di ultraviolenza all'interno di Scotland Yard, anche se la resa poteva forse essere più dinamica e travolgente. La scena si conclude con l'emblematica scena in copertina, e in seguito inizia ad apparire uno spettro che punisce i colpevoli di vari crimini.  Su questo Dylan inizia a investigare, e benché la parte di giallo sovrannaturale sia piuttosto ovvia, è gustoso assistere ad alcune punizioni splatter orchestrate da Cossu, che avrebbero forse dovuto avere ancora più spazio nei suoi sanguinosi contrappassi. Si tratta di un modulo standard di molti Dylan, che affonda le sue radici negli Uccisori (n.5): un po' d'indagine, una nuova scena splatter (moderato, in questo caso), e così via fino alla risoluzione del caso e allo scontro finale. L'ambientazione a Scotland Yard

Dylan Dog 226 - 24 Ore per non morire

Approfittando di questo periodo di lockdown, ho recuperato alcuni - pochi - vecchi Dylan che non avevo letto pre-250 (dal 250 al 325, quando inizia il rinascimento dylaniato con Recchioni, me ne sono persi molti di più). Il 226 è un classico Dylan di questo periodo ormai di crisi, in cui prevalgono storie di tipo meramente giallistico. Sembra quasi in molti casi, come questo, che si tratti di gialli generici che poi, con gli opportuni accorgimenti, vengono adattati al personaggio piuttosto che a Nick Raider o Nathan Never.   La stessa immagine di cover di Angelo Stano, per quanto efficace, non evoca alcunché di sovrannaturale o specificamente orrorifico. I disegni, di Daniele Bigliardo, sono indubbiamente buoni; e anche la storia, di Giuseppe De Nardo, svolge il suo ruolo di intrattenere: ma, a parte la scarsa rispondenza al personaggio, unisce da un lato ingenuità semplicistiche, dall'altro un intrico a volte anche poco chiaro di doppi giochi e moventi multipli. L'elemento di

Dylan Dog #403 - La lama, la luna, l'orco

La mia analisi sul nuovo Dylan Dog attualmente in edicola, su Nerdcore, dove seguo il "nuovissimo corso" a partire dal 401. Una storia notevole, che ci porta alla metà di questa prima miniserie. Il link è qui: https://n3rdcore.it/recensione-di-dylan-dog-403-la-lama-la-luna-e-orco/